Procura di Roma “I bambini devono avere mamma e papà”. NO all’anagrafe dei figli nati da madre surrogata.

Arriva il NO dei pm di Roma alla trascrizione degli atti di nascita di bambini con genitori dello stesso sesso nati all’estero, tramite madre surrogata.

La procura di Roma ha presentato ricorso al tribunale civile contro il Campidoglio che lo scorso aprile ha registrato l’atto di nascita di una bambina nata in Canada da due papà, invocando il «diritto dei bambini ad avere una mamma ed un papà».

 

Così un gruppo di pm che si occupa di reati contro donne e minori, coordinato dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, prova a mettere ordine nel caos generato dalla prassi seguita da alcuni sindaci di trascrivere all’anagrafe i figli di coppie omosessuali. Per la procura di Roma si tratta di una scelta contraria alla legge, che parla chiaro: i bambini devono avere una mamma e un papà.

Se la maternità surrogata è reato – è il ragionamento fatto dalla Procura – non è possibile che «una condotta illecita possa produrre conseguenze non vietate soltanto perché la condotta è stata compiuta all’estero» da due persone che, peraltro, «avevano mezzi economici adeguati anche per farlo in Italia», se non fosse stato reato.

Non si capisce perché un bambino privo di legame biologico con uno dei due papà «debba essere figlio solo in ragione di un’unione civile» e non abbia «alcun legame con la mamma che l’ha concepito»; non esiste filiazione biologica tra persone dello stesso sesso «per espresso divieto di legge»; sul piano giuridico è «irragionevole» dare l’ok solo per «l’interesse del minore». E se l’unione civile salta «chi calcola il danno tutt’altro che teorico per i bambini coinvolti»? – queste le motivazioni al centro del ricorso dei pm capitolini che, ribadiscono “bimbi hanno diritto ad avere una mamma e un papà.”

Fonte
La Repubblica

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