Psicologia dell’Adozione. A quali difficoltà va incontro una coppia che accoglie una fratria estesa?

L’arrivo contemporaneo di più bambini equivale alla “nascita affettiva” di più “gemelli”, in uno spazio in cui solitamente si giunge gradualmente, uno alla volta

Quando una coppia sogna una famiglia numerosa si apre alla possibilità di accogliere una fratria più o meno estesa.

Ma quali sono le caratteristiche di una fratria e le risorse necessarie per accoglierla?

Sicuramente una coppia immagina che l’adozione di due o più bambini comporta una dose di impegno maggiore, ma in che termini?

Gli aspetti da considerare sono molteplici.

 Bambini diversi equivalgono a bisogni e personalità differenti

Innanzitutto, vi sono da gestire bisogni e personalità dei bambini diverse contemporaneamente e in una coppia che è rimasta tale magari per molto tempo, può risultare destabilizzante lo stravolgimento dei ritmi quotidiani e delle proprie abitudini. Servirà quindi una buona dose di flessibilità a ridefinirsi.

L’arrivo contemporaneo di più bambini equivale alla “nascita affettiva” di più “gemelli”, in uno spazio in cui solitamente si giunge gradualmente, uno alla volta e questo porta ad avvertire maggior fatica emotiva e fisica nel loro accudimento; quindi, diventa fondamentale sostenersi a vicenda senza che sia un solo genitore dei due ad occuparsi maggiormente dei figli.

Le diverse età dei bambini e le caratteristiche individuali di ciascuno richiedono una diversificazione nell’approccio verbale, relazionale e di accudimento nei loro confronti unita ad una maggior complicità e rispetto nei confronti dei fratelli maggiori che hanno sempre svolto un ruolo genitoriale verso i fratelli minori, ma che attraverseranno fasi emotive di regressione durante le quali necessiteranno di maggior accudimento.

Comprendere il legame tra i fratelli, senza sentirsi “esclusi”

Il legame che i bambini hanno fra di loro, di solidarietà e sostegno reciproco, se da un lato è una importante risorsa, dall’altro li potrà spingere a coalizzarsi contro i neo genitori, che possono sentirsi esclusi (in una fase iniziale) anche dal fatto che i bambini possono parlare una lingua diversa e non del tutto comprensibile. Il suggerimento è quindi quello di comprendere questa fisiologica dinamica senza sentirsi privati del proprio ruolo genitoriale.

Oppure i fratelli si possono mettere in competizione fra loro per farsi accettare dai genitori e il modo più immediato è quello di assumere alcuni il ruolo di buoni e altri di cattivi, tentando di insinuare nei genitori dei pre-giudizi verso i fratelli “cattivi”.

La gestione degli “affetti dispersi”

Quando si adottano bambini che a loro volta hanno numerosi altri fratelli che vengono adottati da altre famiglie, è necessario contemplare la gestione di questi “affetti dispersi” ossia relazioni tra tutta la fratria estesa che vanno mantenute e sostenute, considerando allo stesso tempo la complessità di confrontarsi con diversi stili familiari e diversi vissuti di ciascuno. Allo stesso modo, potrebbero esserci fratelli rimasti nel Paese di origine e/o non ancora adottati e bisogna considerare la componente emotiva legata alla separazione soprattutto in merito alla preoccupazione delle sorti dei fratelli rimasti lontani.

I contatti tra i fratelli vanno sempre garantiti ed al tempo stesso supervisionati dagli adulti genitori, salvo diverse disposizioni giuridiche.

I fratelli sono preziose risorse di crescita affettiva per ciascun bambino nonché custodi inestimabili di memorie che fungeranno da fondamentali ponti tra passato e presente, fornendo ai genitori importanti guide per comprendere maggiormente le personalità ed i vissuti di ciascuno dei propri figli.

Caterina Calamo – Psicologa sede Ai.Bi. Barletta 

 Adozione Internazionale: l’importanza della formazione

Giungere all’incontro con i nostri figli formati ed informati è davvero importante. Per questo FARIS – Family Relationship International School, la scuola di formazione della Fondazione Ai.Bi., organizza ciclicamente webinar con focus specifico sull’adozione di fratrie. Il prossimo incontro si terrà lunedì 16 maggio, alle ore 17.00 e sarà tenuto dalla psicologa Marcella Griva, consulente del settore adozioni Internazionali di Ai.Bi.

Per maggiori informazioni su questo e sui prossimi appuntamenti QUI