Quali famiglie cercate per l’accoglienza di un minore straniero non accompagnato?

Buongiorno Ai.Bi.

Sono sempre più impressionata dalle notizie che arrivano, praticamente ogni giorno, sugli sbarchi dei migranti sulle coste italiane. In particolare sono allarmata dalla presenza, tra loro, di tantissimi bambini soli che temo possano fare una brutta fine se non accolti adeguatamente. In realtà, credo ci sia una grande confusione in merito: sento parlare di bambini, ma si dice anche che quasi sempre siano adolescenti. Si parla del dramma della Siria, ma pare che quasi tutti i piccoli migranti che arrivano in Italia siano africani. Vorrei capire un po’ meglio quale sia la reale situazione e che cosa si possa fare per loro. Io e mio marito saremmo anche disposti ad aprire la nostra casa a uno di loro, ma vorremmo sapere se possiamo farlo e quale forma di accoglienza potremmo mettere a disposizione. Eventualmente potremmo anche impegnarci in un lavoro di sensibilizzazione presso altre famiglie del quartiere milanese in cui viviamo. So che voi di Ai.Bi. siete molto impegnati su questo fronte: come possiamo ottenere delle informazioni più precise a riguardo?

Grazie

Caterina

 

MORETTIBuongiorno Caterina.

Proprio in questi giorni la Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) ha diffuso il suo XXII Rapporto sulle migrazioni. Il documento rivela come il 2016 si stia affermando come l’anno record per l’arrivo in Italia di migranti e, tra essi, di minori stranieri non accompagnati. Dal 1° gennaio al 27 novembre, infatti, si sono verificati 171mila sbarchi sulle nostre coste, il 14% dei quali ha riguardato migranti minorenni. Al 31 ottobre gli arrivi di minori stranieri non accompagnati erano 23mila, più di tutti quelli verificatisi nell’intero 2015 (12.360) e 2014 (13.026). Questi ultimi, quando riescono a giungere sani e salvi in Italia, rischiano però di cadere nelle mani di trafficanti di esseri umani e divenire vittime di violenza, prostituzione, sfruttamento e illegalità.

Ai.Bi. – con la sua campagna Bambini in Alto Mare e in collaborazione con Prefetture, Comuni, parrocchie e associazioni locali – si impegna per garantire ai più fragili tra i migranti un’accoglienza giusta. Che per noi vuol dire basata su un modello di tipo famigliare. Per i minori stranieri non accompagnati l’unica accoglienza davvero adeguata è, per noi, quella in affido famigliare. Una possibilità fino a oggi poco incoraggiata, ma attualmente in fase di regolamentazione: un disegno di legge a riguardo, infatti, ha da poco ottenuto l’approvazione della Camera ed è ora in attesa del via libera definita da parte del Senato.

Per conoscere meglio questa realtà, Ai.Bi. organizza l’incontro “L’affido famigliare per i minori stranieri non accompagnati”, che si svolgerà proprio a Milano, martedì 6 dicembre. L’appuntamento è alle ore 21 al nostro centro servizi alla famiglia “Fidarsi della Vita”, in viale Affori 12. L’incontro è aperto a tutte quelle famiglie interessate ad aprirsi all’accoglienza di un giovanissimo migrante solo. In quell’occasione delineeremo le caratteristiche dei minori stranieri non accompagnati, a cominciare dall’età media. Tracceremo un profilo delle famiglie accoglienti che stiamo cercando. Ed estenderemo questo invito anche alle famiglie connazionali dei minori migranti, promuovendo così l’accoglienza omoculturale, già praticata in altri Paesi europei.

L’aspettiamo martedì 6 dicembre!

 

Diego Moretti

Responsabile nazionale “Bambini in Alto Mare”