Marocco. Quando lo sport educa ai valori della vita

Un torneo di pallavolo per i nostri ragazzi ospiti della Fondazione Rita Zniber, realizzato grazie al Sostegno a Distanza

Lo sport da sempre fa parte della realtà dei ragazzi ospiti presso la Fondazione Rita Zniber e gioca un ruolo importante nella loro educazione. In questo istituto ci sono due plessi che, a seconda dell’età, ospitano oltre 200 bambini e ragazzi. I piccoli vivono presso “le Nid” e se fortunati vengono affidati a famiglie accoglienti marocchine e straniere tramite la Kafala, la forma di protezione dell’infanzia riconosciuta dai Paesi islamici che corrisponde ad una sorta di affido. Diverso è il destino dei bambini più grandi, accolti nel secondo plesso, che difficilmente lasciano l’istituto prima del compimento della maggiore età. Ancora peggiore è la sorte dei bambini disabili, una quarantina ad oggi, che trascorrono la loro intera esistenza all’interno de “Le Nid” senza speranze di uscirne.
L’istituto per questi ragazzi, quasi tutti abbandonati alla nascita, è la loro casa. Qui crescono ed è compito dei diversi educatori trasmettere loro non solo nozioni ma molto di più. Un aiuto è dato dallo sport, con esso i ragazzi imparano moltissimo: collaborazione, aiuto reciproco, spirito di gruppo, disciplina personale, condivisione, rispetto delle regole, tolleranza. E lo fanno giocando, divertendosi!

Pochi giorni fa si è svolto un vero e proprio torneo sportivo, che ha visto coinvolti 40 ragazzi nei due piccoli tornei di pallavolo e pallamano che sono stati organizzati per loro. I ragazzi sono stati divisi in otto squadre in base all’età e nelle diverse giornate si sono susseguite le partite, fino ad arrivare ai quarti di finale, alla semifinale e infine alla grande finale, con il pubblico! Tutto il personale educativo e anche quello amministrativo si è ritrovato in palestra per tifare l’una o l’altra squadra, per incoraggiare e spronare i ragazzi.

Il rispetto delle regole e la disciplina aiutano, in campo e nella vita, ad autoregolare il proprio comportamento. Inoltre, l’etica sportiva comprende i valori della tolleranza, della lealtà, del rispetto reciproco, questo l’hanno capito bene attraverso il gioco di squadra.

E’ stata proprio una settimana diversa dal solito, i ragazzi non facevano che parlare della prossima partita che si sarebbe giocata, si impegnavano negli allenamenti, si incoraggiavano a vicenda.

C’è sempre molto da fare in un grande istituto come questo, puoi aiutarci anche tu a sostenere i ragazzi, a volte basta davvero poco, come la semplicità di sentirsi una squadra e aver voglia di mettercela tutta per vincere l’ennesima partita che la vita ci mette davanti.