Quattro fratelli brasiliani, due famiglie italiane: gli ingredienti di una bella storia d’amore

Accolti in due nuclei famigliari diversi, ma che abitano tra loro vicini, i bambini ora possono continuare a stare insieme

Quattro bambini brasiliani, due famiglie italiane. Sono questi gli ingredienti di una storia a lieto fine. Una storia di adozione che ha reso quattro fratellini nuovamente “figli”, dando loro la gioia di poter abbracciare delle persone da chiamare con gli appellativi più belli del mondo: quelli di “papà” e “mamma”. La loro vicenda è stata recentemente raccontata da un importante quotidiano nazionale.

I quattro fratelli si sono ritrovati a crescere all`interno di un orfanotrofio: una storia come tante se ne sentono da quelle parti, nelle zone più povere di un Sudamerica che ancora vive importanti squilibri sociali. Tornare nella propria famiglia non era possibile. Per tutti e quattro l’unica vera chance era quella di un’adozione internazionale. Fortunatamente dopo poco tempo è arrivato l’abbinamento con due coppie italiane. Ci sono voluti anni ad Alessandro e Manuela, ingegnere lui e insegnante lei, per poter finalmente accogliere Gabriel e Paul (tutti i nomi sono di fantasia), 14 e cinque anni rispettivamente.

All’inizio il lieto fine sembrava esserci solamente per loro. I loro due fratelli, Carlos e Tiago, sembravano dover attendere ancora. Il tribunale brasiliano e gli assistenti sociali avevano pensato che i quattro fratellini potessero partire tutti insieme per l`Italia, affidati a due famiglie diverse ma vicine e pronte ad accettare contemporaneamente l`adozione. “Le cose però si sono complicate e i nostri ragazzi hanno dovuto attendere più di un anno prima di riuscire ad abbracciare i loro fratelli – ha raccontato Manuela – Adesso per fortuna tutto si è risolto e i ragazzi si vedono spesso, si frequentano e portano avanti il loro legame”.

“Nonostante le difficoltà – ha spiegato invece papà Alessandro – ora siamo felicissimi e i ragazzi hanno avuto anche una bella integrazione scolastica. Io e mia moglie avevamo pensato all`adozione ancor prima di sposarci e prima di sapere che non avremmo potuto avere dei figli. È la cosa più bella che abbiamo fatto insieme”.