RDC: prima reintegrazione famigliare del centro CMC

Il 22/03 si e’ concluso con successo il primo caso di reintegrazione familiare del 2010 di 3 fratelli ospitati nel centro di accoglienza CMC di Kinshasa. Il percorso che ha riportato 3 bambini di 14 e 7 anni (i 2 fratellini piu’ piccoli sono gemelli) a “casa”. E’ durato circa 5 mesi ed è il risultato di un intenso lavoro di rete fra la nostra assistente sociale, l’operatore sociale del centro CMC ed i servizi sociali del comune di Barumbu. I 3 bambini sono orfani di madre,il padre è sconosciuto ed hanno vissuto al Centro un anno e mezzo dopo essere stati abbandonati.  A novembre 2009, quando il centro CMC ci ha segnalato questo caso abbiamo studiato in collaborazione anche con i servizi sociali un piano di intervento per rintracciare la famiglia allargata di questi bambini ed abbiamo iniziato un lavoro di inchiesta sociale che ci ha portato a rintracciare le zie materne dei bambini. Dopo aver constatato un’apertura da parte della famiglia allargata verso la prospettiva di riaccogliere i bambini, ed averCmc verificato l’adeguatezza delle condizioni per la reintegrazione, abbiamo iniziato la fase di mediazione che è durata circa 4 mesi. Questa fase è molto delicata sia per la famiglia accogliente che per i bambini in quantobisogna recuperare gradualmente quel legame affettivo che è stato interrotto per anni dal momento della separazione. Per i bambini questo processo è moltofaticoso e spesso conflittualeperchè legato anche altrauma dell’abbandono subito che mina fortemente il senso di sicurezza e fiducia verso i membri della famiglia e degli adulti in generale. Per i primi 2 mesi abbiamo invitato le zie a visitare i bambini al centro, monitorando gli incontri e  così un primo contatto. Poi abbiamo solo monitorato gli incontri lasciando alla famiglia il tempo dimaturare una scelta autonoma e consapevole. Dopo aver constatato il progressivo aumento delle visite al centro di tutti i membri della famiglia, ed una reazione positiva dei bambini abbiamo cominciato ad organizzare le visite non piu’ al centro ma a casa dei vari membri della famiglia. Nei 2 mesi successivi abbiamo constatato che i bambini avevano legato molto con i loro cuginetti e la loro zia, e quest’ultima era davvero impaziente di averli di nuovo a casa per riunire la sua famiglia. Infine lunedì scorso i servizi sociali del comune hanno finalmente concesso la tutela alla zia ed i tre bambini sono finalmente tornati a casa.