Riscatto gratuito della laurea per incentivare i giovani a studiare

L’Italia ha una percentuali di laureati tra le più basse dell’Unione Europea: la proposta del Presidente dell’INPS sulla gratuità del riscatto della laurea per incentivare ragazze e ragazzi a proseguire gli studi

Ogni tanto, quasi periodicamente, si torna a parlare di riscatto gratuito, o se non altro molto agevolato, della laurea. Ma quando a farlo è il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, è chiaro che la cosa assume un certo significato. A maggior ragione se la proposta poggia su un’idea di fondo importante: offrire la possibilità di riscattare gratuitamente gli anni di università può essere un incentivo che porti ragazze e ragazzi a proseguire gli studi in uno dei Paesi dell’Unione in cui la percentuale di laureati è tra le più basse dell’Unione Europea: nel 2021 era il 20% della popolazione tra 25 e 64 anni, contro la media europea del 33,4%; e il 29,8% tra i 25 e i 19 anni, contro il 40,6% dell’Europa.

Riscatto gratuito: in Germania vale anche per gli ultimi due anni delle superiori

Tridico ha sottolineato che si tratta di un’idea che “necessita di risorse importanti”, che si potrebbero aggirare sui 4 miliardi all’anno. Il modello di riferimento è quello tedesco, in cui è prevista una copertura contributiva del periodo di studi universitari in modo che si possa riscattare la laurea gratuitamente. Anzi, in Germania, una volta presa la laurea, è possibile riscattare anche gli ultimi due anni delle superiori.
In Italia, oggi, esiste invece il riscatto “light”, valido solo per chi ha il metodo di calcolo contributivo, e che comunque richiede un importo minimo di 5.360 euro per anno di corso di laurea: ovvero oltre 15 mila euro totali per la laura triennale, 21 mila per le quadriennali. Non proprio cifre alla portata di tutti.

Al momento, comunque, si tratta solo di un’idea per la cui messa in pratica non è stato fatto nulla, ma parlarne e porre nuovamente la questione all’attenzione di tutti è sicuramente importante.