terzo settore. Il rischio di perdere l'identità a causa della concorrenza

Roma. Draghi incontra il Forum Nazionale del Terzo Settore: “Per uscire dalla crisi è necessario lavorare alla costruzione di un modello di sviluppo sempre più socialmente sostenibile”.

Il presidente incaricato Mario Draghi ha voluto incontrare mercoledì 10.02 – giornata dedicata agli incontri con le parti sociali nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo – anche Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale Terzo Settore.

 “È stata l’occasione per rappresentare al Presidente incaricato il contributo che il Terzo Settore sta dando nell’emergenza sociale ed economica che attraversa il Paese e le proposte per sprigionarne il potenziale nella fase di rilancio” – ha sottolineato la portavoce del Forum del Terzo Settore –  Per uscire dalla crisi è necessario lavorare alla costruzione di un modello di sviluppo sempre più socialmente sostenibile.

Abbiamo il vantaggio di non partire da zero, ma è necessario valorizzare anche ciò che già esiste, ossia la libera iniziativa organizzata dei cittadini, capace di generare un impatto sociale attraverso numerose attività di interesse generale in forma non profit, una realtà che in Italia chiamiamo Terzo settore. Migliaia di associazioni, gruppi di volontariato, cooperative e imprese sociali che oltre a realizzare servizi per il benessere delle persone e delle comunità generano anche buona economia“.

Se oggi l’obiettivo del nostro Paese è la coesione sociale – ha continuato la Fiaschi – e quindi rafforzare le relazioni sociali e i legami di fiducia, organizzare le aspirazioni di benessere e di sviluppo delle persone, facendo convergere verso tali prospettive l’iniziativa di tutti gli attori della comunità, il Terzo settore è pronto a dare un contributo importante. Questo richiede una grande consapevolezza da parte delle istituzioni, e un forte investimento per consolidare questa grande risorsa del Paese“.

E non si è fatto attendere anche il commento da parte di altri esponenti del Terzo Settore:

Le Organizzazioni di Volontariato auspicano l’avvio di un nuovo periodo di collaborazione e di coesione sociale nel quale si possano recuperare valori essenziali per la vita quotidiana ed un futuro migliore qualigratuità, intesa non solo come scelta individuale di disinteresse nell’agire, ma anche come dimensione organizzativa  – sottolinea Ermes Carretta, presidente ConVol (Conferenza permanente delle associazioni, federazioni e reti di volontariato) –  il radicamento sociale, inteso come condivisione con una realtà concreta (comunità, territorio…) in un sistema di azione fondato essenzialmente sulla relazione interpersonale, più e prima che sulle prestazioni e l’impegno politico, inteso non come collateralismo partitico o impegno nelle istituzioni, ma come azione intelligente di contrasto alle cause di tutte le forme di povertà materiale e immateriale e di esclusione sociale che il volontariato incontra nel suo agire”.

 “È necessario che le istituzioni riscoprano, al termine della epidemia,  il valore della solidarietà internazionale  attuando un pacchetto di riforme legislative capaci di buttare il cuore oltre il perimetro dei nostri stretti confini – dichiara Marco Griffini – Presidente dell’Associazione Amici dei Bambini – ecco la necessità di una legge sul sostegno a distanza, questa stupenda partecipazione popolare ai destini della umanità, una riforma per il sistema delle adozioni internazionali, imperniata sulla totale gratuita, aperta anche  alle coppie più giovani indipendentemente dalla loro condizione economia ed infine una normativa che possa finalmente regolamentare in maniera efficace e sicura, il sistema dei corridoi umanitari riservati ai minori stranieri non accompagnati (misna)”.