Scende ancora il prezzo del gas. Risparmi fino a 600 euro a famiglia

Il prezzo del gas scende intorno ai 50 euro al MWh: da marzo bollette giù del 17% (gas) e 25% (energia). I prezzi rimangono comunque più alti della media degli ultimi anni, ma rispetto al passato recente il risparmio arriva a 600 euro all’anno a famiglia

Fino a poche settimane fa, ogni “nuova notizia” sul fronte bollette era vista con paura da famiglie e cittadini. Oggi, invece, le novità fanno tirare un sospiro di sollievo, visto che il prezzo del gas continua a scendere e, di conseguenza, scendono gli importi da pagare relativi alle bollette di luce e gas.
L’ultimo aggiornamento riguardante il prezzo del gas in Europa si attesta intorno ai 50 euro al megawattora: sostanzialmente un quarto rispetto ai 200 euro che si raggiungevano in autunno.
Come più volte ripetuto in questi mesi, la “buona notizia” è naturalmente relativa alla situazione attuale, perché il costo del gas, tornato in linea con i livelli di fine 2021, rimane comunque molto più alto rispetto alla media degli ultimi anni. Anche in confronto con la situazione internazionale, il gas in Italia rimane 5 volte più caro rispetto al prezzo negli Stati Uniti, il ché fa capire quanto ancora pesi l’instabilità e quanto sia comunque difficile fare previsioni per il futuro a lungo termine.

Cala il prezzo del gas: risparmi fino a 600 euro a famiglia

Ciò precisato, rispetto al passato più recente, comunque, i risparmi sono notevoli e ammontano, secondo il presidente di Nomisma Energia Davide Tarabelli, a circa 600 euro all’anno per famiglia.
Il guadagno, però, non arriverà “tutto e subito”, ma si comincerà con un calo del 17% sulla bolletta del gas dai primi di marzo, per un risparmio di 234 euro, e del 25% su quella dell’elettricità a partire dal mese di aprile, per un risparmio di 363 euro.
Il calo così considerevole (e, soprattutto, così poco in linea con le previsioni piuttosto catastrofiche di prima dell’autunno) è dovuto soprattutto all’inverno particolarmente mite, che ha fatto diminuire il fabbisogno tra il 12% e il 15%, cui si è aggiunto il buon livello raggiunto dagli stoccaggi che, secondo quanto comunicato da Snam, a fine gennaio erano pieni all’84%.