Se decidiamo per due fratelli è più veloce l’adozione?

Buon giorno!
Siamo una coppia alle prese con il percorso con i servizi per ottenere l’idoneità ed è da qualche tempo che è maturata in noi l’idea di aprire la nostra disponibilità a due fratellini. Ma secondo voi l’adozione di fratelli rende l’iter più veloce? Grazie

Matteo e Giuditta

Carissimi Matteo e Giuditta, buon giorno!
L’adozione di fratelli rientra nel novero dell’adozione di bambini con bisogni speciali (Special Needs), unitamente ad altre tre distinte categorie: minori che hanno subito gravi traumi o presentano problemi comportamentali, minori che presentano incapacità fisiche o mentali e minori di età superiore ai sette anni.
Accogliere due o più fratelli implica certamente un livello maggiore di complessità, il bisogno di aprirsi alla loro storia, al legame di attaccamento che può apparire tumultuoso, a tempi differenti, nonché ad età anche molto diverse tra loro (si pensi all’adozione di due sorelle di 4 e 12 anni!).

E può voler anche dire accogliere una famiglia nella famiglia. I fratelli, prima di andare in adozione, hanno sperimentato magari diversi scenari; dal completo disinteresse della famiglia biologica (e può dunque accadere che il maggiore dei fratelli abbia fatto da madre/padre all’interno della fratria); alla violenza fisica e morale che hanno probabilmente affrontato in modo diverso ma insieme e con la massima complicità; alla diversità di trattamento che ha instillato una conflittualità tra i fratelli; a abusi visti o provati che rendono abusanti i fratelli l’uno con l’altro… Far rientrare queste dinamiche nella coppia non è facile; è necessario dedicare tempo a uno/a e all’altro/a, farsi aiutare, spezzare il legame “malato” per farne crescere uno più sano e equilibrato.

Alcune fratrie possono essere separate, dietro indicazione dell’Autorità Giudiziaria, in alcune casistiche, tra cui per esempio l’assenza di legami, il pericolo di abuso o maltrattamento dell’uno sull’altro, relazioni completamente disfunzionali; differenze di età davvero notevoli; numerosità del nucleo (generalmente oltre i tre componenti); situazioni di disabilità gravi, circostanze di deprivazione e sofferenza, tali che ogni componente della fratria abbia bisogno di una coppia genitoriale dedicata. La decisione del Giudice viene ponderata attentamente e, generalmente, viene condivisa con gli attori cointeressati al caso e la rete che si occupa dei minori.
In alcune circostanze può anche essere domandato alle coppie di dare la disponibilità all’adozione disgiunta di fratelli, con richiesta di frequentazione nel tempo. In questo caso, quando ci si trova di fronte a nuclei di due o più fratelli, vengono scelte più coppie che adottano uno o più minori della stessa fratria, con l’impegno a proseguire la frequentazione sia durante la fase di incontro e adozione, ma anche di crescita in generale. In questa ottica ogni coppia che adotta una parte di una fratria accoglie il proprio figlio o figli, ma anche i suoi fratelli/sorelle collocati in altre famiglie, all’interno di un rapporto di parentela e condivisione degli affetti; questa strategia consente al nucleo di continuare ad avere rapporti, nonostante il collocamento disgiunto, proteggendo il principio di continuità affettiva ed il diritto di fratellanza.

Avrete forse capito da quanto scritto che adottare una fratria non è cosa semplice e questo rende il procedimento adottivo spesso più veloce. Bisogna essere molto consapevoli, disposti a farsi aiutare, pronti a tutto, ma anche aperti a un’esperienza meravigliosa, a vedere crescere e ad accompagnare un rapporto magico.
L’amore fraterno è il più durevole; assomiglia a una pietra preziosa che resiste ai più duri metalli e il cui valore accresce con gli anni. (Hector Carbonneau)

Un caro saluto e un augurio di bene per il vostro percorso
Cristina Legnani, desk adozione internazionale Ai.Bi.
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