Si può fare un lascito a un ente benefico anche in presenza di eredi legittimi

Chiunque può fare un testamento lasciando parte dei suoi beni in eredità a chi vuole, compresi gli enti benefici. Facendo attenzione, però, a non ledere le quote di eredità legittima

Buongiorno, vorrei lasciare parte dei miei beni a un’associazione senza scopo di lucro. Sono sposato, padre di famiglia e, quindi, ho degli eredi legittimi, ma volevo lo stesso dare una parte dei miei beni a un ente di volontariato. Posso farlo? Se sì, come? Immagino con un testamento, ma in quale forma e come per non ledere i diritti di miei eredi legittimi?
Grazie per la risposta.

Prima di tutto grazie a lei per le domande e per la generosità.
Per quanto riguarda la risposta al primo quesito è: “sicuramente sì”. Può donare parte dei suoi beni a un ente di volontariato. Ciascuno, infatti, può disporre liberamente dei propri beni dopo la morte a mezzo di un testamento indipendentemente dalla sua situazione familiare.
Il testamento è l’atto unilaterale che esprime la piena a libera volontà del sottoscrittore. La legge non pone limiti alle scelte del testatore (il quale può disporre come vuole dei propri beni), chiede solo che la persona sia capace di intendere e volere, o meglio: che nel momento in cui stende e sottoscrive il testamento sia in grado di comprendere pienamente la valenza dell’atto che sta realizzando.
La presenza di parenti, in particolare degli eredi legittimi, incide sul quantum della successione testamentaria, ma non sull’an cioè sulla possibilità di farla.

Rivolgersi a un esperto per non ledere quote di eredità legittima

Infatti ogni persona, anche se coniugata e con figli, e quindi anche se con parenti che hanno diritti incomprimibili, può liberamene decidere di lasciare una parte del proprio patrimonio a chi vuole, compresa un’associazione o altro ente senza scopo di lucro.
Un’accortezza che viene richiesta è quella di fare attenzione alle quote di eredità legittima. Non è possibile nel caso specifico, quindi alla presenza di eredi legittimi, disporre per testamento di tutti i propri beni o di una ampia parte degli stessi.
In tal caso potrebbe aversi una lesione di legittima con conseguente controversia giudiziaria che comporterebbe ritardi ed oneri sia per gli eredi legittimi sia per i beneficiari testamentari.
La quota disponibile per il testatore, cioè la quota che può decidere di dare in eredità a terzi (associazioni) senza ledere le quote che la legge prevede per i parenti stretti, nel caso di specie, moglie e figli, è di un terzo del patrimonio.

Un lascito benefico è un atto di fiducia che guarda al futuro

Alcuni consigli pratici che si possono dare a chi intende lasciare parte di propri beni a un ente benefico è quello di rivolgersi a un notaio per la redazione del testamento per evitare il pericolo, già detto, di ledere la quota di legittima, e quello di errare nell’indicare la ragione sociale del beneficiario.
Una precisazione per le associazioni chiamate ad essere eredi: esse, per diventarlo, devono accettare l’eredità con beneficio d’inventario, cioè devono prima di accettare, effettuare l’inventario di tutti i beni per evitare di ereditare anche i debiti eventualmente presenti nella massa ereditaria.
Una volta conclusasi l’eredità, l’associazione o ong, beneficiaria utilizzerà il patrimonio ereditato necessariamente per lo sviluppo delle proprie attività associative, come indicato nello statuto.

La Family House creata da Ai.Bi. grazie a un lascito solidale

Un esempio del risultato di un lascito testamentario ricevuto da Ai.Bi. Amici dei Bambini è stata la creazione della Family House, una vera e propria clinica contro l’abbandono dei minori.
Si tratta di una struttura gestita da personale altamente specializzato, creata con la precipua finalità di prevenire il problema dell’abbandono e curare e accogliere minori e madri in situazioni difficili.
Grazie al lascito ricevuto Ai.Bi. ha creato e può mantenere questa struttura attiva dal 2015 con tutti i suoi servizi aggiuntivi, quali le comunità per mamma-bambino con personale operativo 24h, gli alloggi a semi-autonomia, oltre allo spazio neutro, aree ludico-educative specifiche, il supporto psicologico e la presenza di una culla per la vita.
Per le associazioni e gli enti no profit, i lasciti testamentari, di qualsiasi entità, sono un mezzo non solo materiale per continuare l’attività benefica, ma anche un riconoscimento di fiducia e di stima per il lavoro svolto e un incentivo a proseguire pur in mezzo a tutte le difficoltà della situazione contingente.

Vuoi attivare anche tu un lascito solidale?

Richiedi gratuitamente la guida ai lasciti testamentari alla pagina dedicata QUI o contattaci a lasciti@aibi.it – 02.98822332