Siria: a pochi giorni dall’attacco al forno, un’altra bomba danneggia la ludoteca di Ai.Bi. a Binnish

scivoloDelle piccole, circoscritte esplosioni, che avrebbero potuto avere conseguenze devastanti in termini di perdite umane, hanno danneggiato la ludoteca allestita da Amici dei Bambini a Binnish, in Siria.

Mercoledì scorso (29 luglio), a pochi giorni dall’attacco missilistico che ha reso inagibile il forno, alcune sub-munizioni di una bomba a grappolo lanciata sulla città sono cadute dentro il seminterrato dove si trovano i giochi e le attrezzature acquistate da Ai.Bi. nel 2014, nel contesto di un progetto finanziato dalla Provincia di Bolzano.

Benché lo spazio sia stato ricavato in un ambiente relativamente sicuro, ogni difesa è vana contro la capacità di penetrazione delle famigerate “cluster bomb”.

Dalle foto scattate sul posto, si notano gli effetti micidiali di queste mini-bombe, che hanno creato delle profonde voragini nel pavimento; impressionanti sono i segni lasciati dalle schegge e dai chiodi contenuti negli ordigni, alcuni dei quali sono andati a conficcarsi nello scivolo e sui muri circostanti.

Fortunatamente, nessuno era presente nell’edificio al momento dell’accaduto: in questo periodo, infatti, la scuola (costruita nel 2014 dall’Associazione Syrian Children Relief), è chiusa per la pausa estiva. Le attività dovrebbero riprendere proprio il primo di agosto.

Benché non si possa parlare, come nel caso del forno, di un attacco mirato alla struttura, questo episodio dimostra tuttavia che l’utilizzo di armi indiscriminate e proibite dal diritto internazionale è purtroppo assai diffuso in Siria.

Ieri (31 luflio), lo storico collaboratore di Ai.Bi. a Binnish (ora in forza all’Associazione locale di volontariato Goth), ha condiviso con Ai.Bi. delle nuove foto, che mostrano alcuni bambini e insegnanti intenti a risistemare e ridipingere le pareti della ludoteca, in previsione della riapertura della scuola.

Un messaggio di coraggio e speranza le accompagnava: “Nonostante le difficoltà, vogliamo rimanere qui, per continuare ad alleviare le sofferenze dei nostri bambini