Siria. Ai.Bi. sostiene le mamme sole perché non siano costrette a dare in sposa le loro bambine

Dall’inizio del 2011, la guerra siriana ha provocato (fonte OSDH – Osservatorio siriano per i diritti umani) oltre 330 mila morti, tra cui circa 100 mila civili e oltre 18 mila bambini e non solo

Sei anni di conflitto hanno peggiorato drasticamente la situazione delle donne, dando vita ad un dramma nel dramma: i matrimoni precoci delle bambine date in spose da famiglie disperate. In Siria oggi il 35% delle spose sono soltanto bambine.

Alle famiglie sfollate con bambine in età preadolescenziale o adolescenziale, quasi sempre mamme rimaste senza marito, perché arruolati o morti in guerra,  restano poche possibilità per difendere e sfamare le proprie piccole. Il matrimonio viene visto come l’unico mezzo per assicurare loro la sopravvivenza.

Così è stato per Raw’a, Marwa e tante altre bambine e adolescenti siriane. La prima, costretta al matrimonio a 16 anni, picchiata e abusata costantemente dal marito. Voleva divorziare, Raw’a, ma il disonore per la sua famiglia era troppo grande, tanto da indurla al suicidio.  Marwa di anni ne aveva tre in meno di Raw’a e anche lei fu costretta alle nozze, in un matrimonio illegale e mai  registrato.

Arrestare questo fenomeno significa sostenere le famiglie e soprattutto le mamme rimaste sole a prendersi cura dei figli perché non siano costrette a dare in sposa le loro bimbe.  Sono loro le protagoniste del progetto di Ai.Bi. “Iniziativa di emergenza in Siria per il miglioramento della sicurezza alimentare e delle condizioni igienico sanitarie” portato avanti insieme alla ONG siriana Kids Paradise. Ad oggi abbiamo distribuito serre, semi, polli e pecore a oltre 500 donne capofamiglia affinché possano raggiungere l’autosostentamento attraverso orti e allevamento e avere così una vita stabile e dignitosa.

Aiutaci a cambiare delle vite: sostieni anche tu la campagna “Non Lasciamoli Soli, impedisci alla guerra di causare altre vittime. Un futuro diverso può essere costruito per le piccole siriane e le loro famiglie.