Siria. Far rinascere la voglia di tornare a giocare: un sacrosanto diritto per bambini che hanno visto solo guerra

Ogni progetto, da quello dei giardini terapeutici per i bambini a quello della distribuzione di pecore alle famiglie, è seguito costantemente per capirne il successo e moltiplicarne i benefici

Da alcuni mesi procedono i nuovi progetti portati avanti con l’intento di diminuire i sintomi legati allo stress post traumatico e promuovere una maggiore conoscenza dei meccanismi di coping positivi (risolvere i conflitti in maniera pacifica, comunicare con gli insegnati e denunciare casi di bullismo) in antitesi a quelli negativi (saltare la scuola, praticare bullismo e adottare comportamenti asociali). Un altro obiettivo delle nostre attività è quello di far riacquistare ai bambini il desiderio e la capacità di giocare, interagire con altri bambini e con gli adulti: in sostanza, cerchiamo di fargli recuperare il loro diritto all’infanzia.

Il progetto dei giardini terapeutici in tre scuole di Idlib

Più nello specifico, un totale di 1552 bambini hanno beneficiato dei cosiddetti “Therapeutic Gardens”: tre giardini terapeutici costruiti da Ai.Bi. in tre scuole nel nord ovest siriano a beneficio della popolazione locale e sfollata.
L’ortoterapia è una terapia occupazionale che consiste nell’impegno di una persona in attività di giardinaggio. I vantaggi che porta ai bambini sono un aumento della percezione di se stessi grazie all’acquisizione di nuova abilità e competenze; un miglioramento della capacità di apprendimento, derivante dall’imparare il nome delle piante, la ciclicità delle stagioni, i tempi della semina e della raccolta, organizzare lo spazio nell’orto…; un rafforzamento dell’autostima, per via del ruolo attivo del bambino e della possibilità di vedere e gustare i frutti del suo “lavoro”. Inoltre, viene favorita la socializzazione: il bambino si sente parte di un gruppo che ha i suoi stessi obiettivi; e viene stimolato il movimento: scavare, seminare, annaffiare, potare e raccogliere i frutti sviluppa la motricità, il coordinamento occhi-mani e la forza nelle braccia.

Il monitoraggio dei risultati, parte fondamentale della cooperazione

Questo, come tutti gli altri progetti portati avanti, non solo in Siria, si basano su un importante monitoraggio dei risultati e sulla sostenibilità delle azioni. Per fare questo, Ai.Bi. e il partner locale Kids Paradise contano su un team di esperti che, nonostante la complicata situazione, garantiscono un supporto di livello per i beneficiari. Durante le visite alle allevatrici, per esempio, i nostri tecnici monitorano lo stato di salute di ovini e degli agnellini, prescrivono cure mediche e monitorano la campagna vaccinale del bestiame.
In questi mesi abbiamo anche guidato le beneficiarie durante il processo di gestazione, nascita e nutrizione degli agnelli: il team tecnico fornisce regolarmente indicazioni e consigli sui gruppi WhatsApp dei beneficiari, oltre a rispondere a tutte le domande inviate dalle allevatrici. Inoltre, ha sviluppato un piano per le visite giornaliere sul campo agli ovili dei beneficiari, così da garantire la salute e la sicurezza delle pecore e fornire le istruzioni e le direttive necessarie per proteggere la salute e prevenire possibili malattie. Sono stati registrati clip audio contenenti le stesse istruzioni scritte per comunicare informazioni a beneficiari analfabeti.

Grazie a questi sforzi, negli ultimi mesi il numero di nuovi nati ha raggiunto quota 396, portando il totale delle pecore (madri e neonati) a 864 (dato del 30 aprile 2021).Un grande successo considerando che a febbraio Ai.Bi. aveva distribuito 480 capi di bestiame!
Il monitoraggio ha anche portato a indagare l’impatto del bestiame sull’autosufficienza delle famiglie: tutti i beneficiari hanno dichiarato di avere prodotti derivati sin dal primo mese, e la percentuale di prodotti sta aumentando gradualmente. La produzione media di latte per pecora durante il mese di aprile è stata di 0,743 kg di latte.

Tutti i progetti di Ai.Bi., in Siria come negli altri Paesi nei quali opera, possono andare avanti solo grazie al sostegno di tutti. Con 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno, anche tu puoi contribuire ad aiutare i bambini abbandonati e le famiglie in difficoltà. [btnsx_dual id=”162084″]