Siria. Giacomo Argenton (project manager Ai.Bi) “Abbiamo aiutato ‘solo’ 20 mila persone. Troppo poche: molti ancora sono i bambini che hanno bisogno di noi”

giacomoDieci mesi complicati, che hanno richiesto tanto sudore, tanto impegno e grandi sacrifici. Ma anche dieci mesi di immensa soddisfazione. Fra qualche giorno ritorno sul campo e penso già ai nostri bambini che sono là ad aspettarmi”. A parlare è Giacomo Argenton, project manager di Ai.Bi in Siria. Di passaggio a Melegnano (Milano), nella sede centrale di Amici dei Bambini, fa un rapido bilancio dei primi 10 mesi in cui assieme a Luigi Mariani (country coordinator di Ai.Bi.) presta il suo servizio giorno e notte per le famiglie siriane di Aleppo, Idlib, Binnish, Homs e Rural Damasco.

Giacomo la prossima settimana si imbarca nuovamente e pensa a tutto quello che lo aspetta “tanti progetti da portare avanti, altri da presentare e altri ancora da ‘studiare’ con i nostri partner locali con  unico obiettivo. Aiutare le famiglie siriane”.

Grazie alla campagna ‘Non lasciamoli soli’  – racconta Giacomo – abbiamo aiutato circa 20 mila persone con le varie attività di distribuzione di viveri, ceste alimentari ‘ready to eat’, kit igienico sanitari e supporto psicologico soprattutto per i bambini, che più di tutti vivono sulla loro pelle il dramma della guerra”.

Ma anche se 20 mila sembra un gran numero, in realtà è solo un piccolissima goccia in un mare immenso: “sono molti di più, infatti – precisa Giacomo, migliaia di migliaia le persone che hanno bisogno di noi. E questo da una parte è frustrante perché ogni volta ti sembra di non fare abbastanza, ma dall’altra ti rendi conto che se non ci fosse stata Ai.Bi probabilmente neanche quelle 20 mila avrebbero avuto  una speranza per andare avanti”

Il cruccio maggiore di Giacomo sono i più piccoli. “Molti di loro infatti – continua– non  conoscono altra realtà se non quella della guerra e delle bombe: bambini di 4-5 anni che sono nati sotto i missili e pensano che quella sia la normalità. Bambini fortemente traumatizzati a cui  cerchiamo di restituire la spensieratezza del gioco e di un’infanzia perduta. Bambini fragili che nonostante tutto nella loro incoscienza trovano sempre il coraggio di sorridere: ed è proprio quel sorriso che ci spinge a non mollare”.

Dieci mesi (ma Ai.Bi è in Siria dal 2014) nel corso dei quali “con il nostro lavoro sul campo  – precisa Giacomo – Amici dei Bambini è diventata una realtà consolidata e un punto di riferimento per le migliaia di famiglie che aiutiamo ogni mese. Ed è ormai un passaparola: sono sempre di più quelle che bussano alla nostra porta. Ed è terribile non riuscire ad aiutare tutte”.

Per questo è fondamentale sostenere la Campagna “Non lasciamoli soli”.Non possiamo fermarci ora – lancia un appello Giacomo – la situazione va diventando sempre più tragica e non possiamo voltare le spalle ai tanti troppi bambini che indifesi ti chiedono di aiutarli”.

Ed è proprio per sostenere i bambini e le famiglie siriane in questa drammatica fase della loro vita, puoi effettuare una donazione a favore della campagna “Non lasciamoli soli”. Per scoprire in che cosa consisterà concretamente il tuo aiuto, visita la pagina dedicata.