Siria. Il teatro e il gioco per rompere l’assedio della paura: con Ai.Bi. i bambini si mettono alle spalle gli orrori della guerra e imparano la resilienza

Per fuggire dall’incubo di una vita sotto assedio, il teatro così come il gioco è un ‘ottimo’ rifugio per i bambini e adolescenti siriani per non pensare e cercare di vivere una vita normale. Come hanno fatto alcuni bambini di una scuola di Douma (Damasco) che nei giorni scorsi hanno messo in scena “Biancaneve e i sette nani”.

Quando recito riesco a dimenticare la guerra, sono felice e piena di speranza” dice Afnan, una bambina di 10 anni che frequenta una scuola di Damasco.

Con le decorazioni nella sala e il nervoso mormorio degli studenti, l’impressione è che si possa essere in qualsiasi altra scuola del mondo. Ma durante la rappresentazione si sentono le esplosioni delle bombe che fanno tremare i muri.

Per questi bambini le bombe sono la normalità. Non sanno, e non possono sapere cosa voglia dire non essere in guerra.

Il teatro mi è piaciuto tantissimo perché ho imparato come essere coraggiosa  – aggiunge Rayhanna  – e non aver paura di parlare di fronte ad un pubblico”,

Ogni famiglia a Damasco ha perso qualcuno e ha toccato con mano l’angoscia di dolore, guerra e assedio. Nonostante ciò. Possiamo costruire nuovamente la Siria”, precisa.

L’importanza del gioco e di ogni attività ludica e ricreativa è il focus degli interventi di Ai.Bi. in Siria. Non a casa, infatti, nelle aree della Siria più colpite dalla guerra, dove per i bambini è troppo pericoloso raggiungere i centri per minori, Amici dei Bambini e il suo partner Ihsan RD hanno predisposto delle unità mobili con cui gli operatori psicosociali, a bordo di apposite macchine o furgoncini, portano preziose ore di svago a tanti piccoli siriani che altrimenti rimarrebbero nascosti nei seminterrati delle loro abitazioni. Per fare un esempio, solo nel loro primo mese di attività, queste unità mobili hanno raggiunto oltre 500 bambini, a cui hanno fornito anche indicazioni su come affrontare i tanti pericoli che li circondano.

Giochi, sport, arte e supporto specializzato grazie ai quali centinaia di bambini possono lasciarsi alle spalle tutto l’orrore e la paura che vivono da troppo tempo. “Lo scopo è quello di cercare di fargli riacquistare fiducia e confidenza l’un l’altro – spiega il country manager di Ai.Bi. Siria -, di creare complicità con i propri compagni affinché il legame di amicizia che si crea tra di loro sia una risorsa ulteriore per poter affrontare e superare in maniera positiva i traumi che conseguono dalla quotidiana testimonianza di un conflitto privo di ogni logica che perdura da circa 6 anni”.

L’obiettivo è quello di promuovere un senso di sicurezza, di calma, di utilità per sé stessi e per la comunità, di connettività con il prossimo e, soprattutto, di speranza. In poche parole si cerca di stimolarne la resilienza, e quindi l’abilità di adattarsi e reagire positivamente alla situazione nella quale si trovano con le poche o nulle risorse che hanno a disposizione.

Tutto questo è possibile anche grazie al sostegno di tutti noi. Se vuoi aiutarci nel donare una speranza per il futuro a tanti bambini siriani, puoi effettuare anche tu una donazione libera per la campagna Bambini in Alto Mare o un versamento al conto corrente postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini.