Siria. “Le bombe avevano trasformato mia figlia in una bambina aggressiva”. Ma grazie ad Ai.Bi., mamma Fatmah ha imparato a “leggere” i comportamenti della sua Nada

formazione per genitori siriaMia figlia Nada ha imparato a usare il bagno da sola sin da quando aveva tre anni. Ora, che di anni ne ha 5, non capisco come mai non riesca più ad andarci da sola e come abbia ripreso a bagnarsi”. Con questa frase, Fatmah (nome di fantasia), donna e madre siriana di 30 anni, si è presentata al corso di formazione per “abilità genitoriali” (Parental Skills) che Amici dei Bambini ha tenuto in 3 aree sotto assedio della Siria, nell’ambito del progetto di protezione dei minori svolto in partnership con l’organizzazione locale Ihsan RD.

Dopo aver preso maggiore confidenza con i nostri operatori, Fatmah ha continuato a raccontare loro di sua figlia Nada (anch’esso nome di fantasia): “ E questo non era il suo unico problema. Lei, infatti, è diventata molto aggressiva e disobbedisce spesso sia a me che a mio marito”. Questi sintomi sono emersi dopo che i bombardamenti sono aumentati e che le pareti hanno cominciato a vibrare quasi tutti i giorni, causando crepe sempre più grandi nelle parenti e nell’animo di Nada. Inoltre, la piccola si è sentita messa in disparte con l’arrivo del fratellino, che ha inevitabilmente attirato l’attenzione di tutti. “Questa situazione ha causato molto stress alla mia piccola Nada – continua Fatmah -, ma io non riuscivo a capirlo e a sentirlo. All’inizio pensavo fosse un problema fisico e siamo andati dal dottore il quale però ci ha rassicurato che non si trattava di nulla di tutto ciò”.

Grazie all’ambiente accogliente trovato nel corso degli incontri di formazione e ai preziosi consigli ricevuti durante le diverse sessioni, Fatmah ha capito che il problema della piccola Nada era psicologico e che per aiutarla a risolverlo avrebbe dovuto cambiare modo di interagire con lei. “E così ho messo in pratica quanto mi hanno insegnato gli operatori di Ai.Bi. e Ihsan RD. Ho cominciato a osservare in che situazioni Nada diventasse nervosa, aggressiva e quando bagnava il letto. Ho capito che in lei c’era paura, gelosia e anche un po’ di vergogna per quanto le accadeva senza che riuscisse a controllarlo”.

Piano piano Fatmah ha incominciato a parlare con sua figlia, a confortarla e rassicurarla che l’amore che prova nei suoi confronti non è cambiato e non è andato perso tra le macerie che li circondano. Periodicamente di notte Fatmah si sveglia per accompagnare Nada al bagno e farla abituare nuovamente a usare i servizi in maniera indipendente e autonoma. “Ho incominciato anche a usare un calendario – dice – sul quale insieme segnavamo con una stella o una faccina sorridente i giorni in cui non si bagnava, e questo le ha dato conforto e le ha fatto capire che ce la poteva fare.

Certo, i genitori come Fatmah non possono fermare le bombe, o impedire che i propri figli, vittime innocenti e testimoni passivi di un conflitto che sembra non avere fine, vivono quotidianamente. Ma possono cercare di capire quali problemi li affliggono e supportarli come possono con i mezzi a disposizione per andare oltre e nei casi più gravi imparare a conviverci. Grazie a questi corsi Ai.Bi. ha aiutato e formato fino ad ora 457 genitori volenterosi di mettersi alla prova e di migliorare i propri rapporti famigliari con l’intento di diventare mamme e papà più consapevoli e pronti ad affrontare le difficoltà legate alla crisi  che colpiscono e affliggono i propri figli.

Queste ferite, quelle dell’animo, sono le più profonde, sono invisibili e per questo devono essere sentite e non solo osservate! Per continuare ad aiutarci nella nostra difficile missione, sostenere i genitori dei bambini siriani a ridare speranza e sicurezza ai loro figli, ti chiediamo un piccolo grande gesto: attiva un sostegno a distanza o effettua una donazione libera a favore del nostro progetto in Siria Non lasciamoli soli.