Siria. Shamus: “Stiamo cercando di non piangere più sulle nostre disgrazie… perché vogliamo avere un futuro qui, nella nostra terra”

Un gruppo di giovani siriani, aderenti a varie associazioni locali, sta cercando, fra mille difficoltà, di ricostruire la propria società civile, per non essere più costretti a fuggire all’estero. Con una Adozione a Distanza possiamo sostenerli in questa loro missione 

Nel nord della Siria, dove Ai.Bi. da anni porta il suo aiuto alla popolazione siriana vittima di guerra e povertà continua l’implementazione del  progetto “Sawyan” (dall’arabo “insieme”), finanziato dall’Unione Europea e portato avanti da Ai.Bi. assieme al suo storico partner locale Kids Paradise.

Obiettivo del progetto è quello di sviluppare le capacità tecniche delle organizzazioni della società civile (OSC), partner cruciali per lo sviluppo del benessere della popolazione siriana.

Quello delle OSC è un ruolo davvero fondamentale. Sono le organizzazioni della società civile, le più vicine al tessuto locale. Per questo lo sviluppo delle competenze di chi, nel suo interno, presta la propria opera è così importante. Comprendiamolo meglio attraverso la testimonianza di una giovane volontaria un’OSC partecipante al progetto: Shamus Haj Rahmon dell’Associazione Naseem al-Iman.

Shamus Haj Rahmon

Indipendentemente dalla situazione, dovete superare le lacrime di angoscia e di dolore per andare avanti e raggiungere i vostri obiettivi. Potete risolvere facilmente qualsiasi problema nella vostra vita se, nel vostro dizionario, cambierete il termine impossibile con la parola sfida”.

Sono Shamus Haj Rahmon di Khan Sheikhoun, ho 28 anni.

Sono una delle centinaia di migliaia di persone che sono dovute fuggire dalla guerra, ma questo non mi ha impedito di proseguire i miei studi. Sono una studentessa universitaria, studio educazione e ho sempre voluto lavorare nel settore umanitario.

Mi sono unita all’Associazione Naseem al-Iman e ho lavorato come volontaria per fornire aiuto alle persone vulnerabili nei campi.

La nostra missione era quella di ridare il sorriso a volti che avevano vissuto a lungo il flagello della guerra, dello sfollamento, della povertà e delle difficili condizioni di vita. Il nostro lavoro consisteva nel fornire loro sicurezza, sostegno e consulenza.

Sono stata scelta per partecipare al programma di abilità personali ed è stata una sessione fantastica in cui ho imparato molto su come parlare agli altri in modo efficace e descrivere ciò che accade nel nostro ambiente.

 Adotta a Distanza una famiglia siriana

In Siria i due terzi della popolazione vive in povertà e oltre 11 milioni di siriani, di cui il 40% sono bambini, non hanno accesso ai servizi di base e ai beni di prima necessità. La Siria oggi è un Paese distrutto nelle sue infrastrutture: strade, case, scuole, ospedali e fabbriche. Ai.Bi. assieme al partner locale Kids Paradise porta avanti da anni, attività a sostegno della popolazione più vulnerabile. Aiutaci anche tu, sostieni il progetto: Adotta a Distanza una famiglia siriana, con soli 0,83 centesimi al giorno puoi farlo.