Emergenza abbandono: la situazione dell’infanzia abbandonata in Burundi

Il Burundi è il secondo Paese più povero del mondo. Un Paese giovane, dove la metà della popolazione ha meno di 18 anni, ma in cui l’abbandono è un’emergenza umanitaria vera. Combattiamola insieme con la campagna “Africa. Emergenza Abbandono”!

Negli Anni ’90, il Burundi era, insieme al Ruanda, uno dei Paesi africani drammaticamente più noti e più presenti sui giornali, per via dei feroci scontri etnici che hanno devastato i due Paesi e contribuito all’isolamento dal resto della Comunità Internazionale. Con la missione di Pace sostenuta dall’ONU le cose sono un po’ cambiate, ma è soprattutto per la solita abitudine dei media e della società di distogliere in fretta l’attenzione e “stufarsi” di seguire vicende, in fondo, non così vicine, che anno dopo anno del Burundi si è parlato sempre meno.
Eppure, nel frattempo, la situazione del Paese non è cambiata di molto. Certo, magari oggi non c’è la guerra fratricida di allora, ma le condizioni della società e dei bambini in particolare continuano a essere difficili, se non drammatiche.

Burundi: una popolazione giovane e poverissima

Lo certificano i dati 2024 del Fondo Monetario Internazionale che, tenendo conto del PIL dei differenti Paesi e del loro potere d’acquisto, ha stilato la classifica delle 10 nazioni più povere del mondo. Ebbene, il Burundi è al secondo posto, superato solamente da quel Sud Sudan che “grazie” alla guerra devastante che sta vivendo, trova un po’ più di spazio sui giornali.
Il Burundi, invece, nel silenzio generale cerca di tirare avanti con un PIL pro capite di 916 dollari, il 95% della popolazione che non dispone di elettricità e l’80% che ancora dipende dall’agricoltura di sussistenza.
Come sempre capita, le conseguenze di questa povertà colpiscono in particolare i più indifesi: i bambini! Secondo i dati 2023 dell’Unicef un bambino su 20 muore entro il primo anno di vita e uno su 19 tra il primo e il quinto anno. I bambini sotto i 6 anni sono circa 2,4 milioni, mentre il 47% della popolazione (in totale circa 12 milioni di persone) ha meno di 18 anni.

La piaga drammatica dell’abbandono

Tra i principali effetti della drammatica situazione c’è un altissimo tasso di abbandono dei minori, estrema decisione che prendono le famiglie quando la povertà è tale da non poter assicurare la sopravvivenza ai propri figli. In questo modo, gli orfanotrofi si riempiono di bambini che in molti casi non hanno nemmeno un certificato di nascita (questo fenomeno riguarda il 34% del totale dei minori), passo necessario per il riconoscimento ufficiale e per poter dare il via a qualsiasi percorso di aiuto che non sia l’immediata sussitenza.
Ai.Bi. è impegnata per sostenere questi minori abbandonati, sia fornendo loro cibo, acqua, beni di prima necessità, materiale scolastico e giochi, sia garantendo supporto psicosociale a 430 bambine e bambini accolti in due orfanotrofi del quartiere di Buterere, una delle zone più povere dell’ex capitale nonché città più importante del Paese Bujumbura, e in un centro che opera a sostegno della comunità della minoranza pigmea Twa, marginalizzata dalla società.

La visita dell’Ambasciatore del Burundi in Italia

L’impegno di Amici dei Bambini ETS si è ulteriormente rinforzato all’indomani della visita alla sede di Bolzano dell’ambasciatore Ernest Ndabashinze, organizzato dall’assessore all’istruzione della Provincia di Bolzano. L’ambasciatore ha raccontato la situazione difficile dei minori e degli orfanotrofi, dove le presenze sono aumentate per via di un cambiamento “strutturale” delle famiglie: prima, infatti, se i genitori non riuscivano a provvedere ai figli, o se questi rimanevano orfani, interveniva qualcuno del clan famigliare in grado di crescerli ed educarli. Ora, invece, il sistema della famiglia allargata non è più in grado di occuparsene e i minori vengono inseriti negli istituti. A questi si aggiungono i molti figli che non vengono riconosciuti dai padri e, di conseguenza, vengono abbandonati dalle madri che non se la sentono di educarli da sole e temono lo stigma sociale. Le politiche sociali del Burundi provano a puntare sull’istruzione e il miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie, ma per riuscire a dare a tutti i bambini abbandonati una possibile alternativa di futuro, è fondamentale favorire anche l’adozione internazionale. L’ambasciatore ha confermato la volontà di collaborare con Ai.Bi. e inserire l’Associazione nell’ importante rete di istituzioni che si occupano di aiuto ai minori abbandonati del Burundi.

Africa. Emergenza Abbandono

Ai.Bi. ha lanciato, nell’Africa Sub-Sahariana, una campagna regionale di contrasto all’abbandono che coinvolge, oltre al Burundi, altri 3 paesi, nei quali l’emergenza abbandono è drammatica: la Repubblica Democratica del Congo, Ghana e Repubblica del Congo (Congo Brazaville).