Solo i Governi di Centro Destra credono nell’adozione internazionale: ecco i dati che lo dimostrano

Conte, Salvini e Di Maio al banco di prova

Minimi storici per le adozioni internazionali in Italia. Nel 2017 solo 1.436 le autorizzazioni all’ingresso di minori stranieri nel Bel Paese e “nel 2018 si prevede non raggiungeranno quota 1000”, è  l’allarme lanciato dal Ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana.

Le famiglie italiane, se sostenute da un Governo che ci crede – come è stato per i Governi di Centro Destra – adottano dice Marco Griffini, presidente di Ai.Bi..

Milano 10 agosto.

Nel corso dell’audizione alla Commissione Affari Sociali dello scorso 26 luglio, il ministro della famiglia, Lorenzo Fontana, ha affermato che “c’è chi fa ricadere la responsabilità della crisi delle adozioni internazionali sulla politica, sul disinteresse da parte delle istituzioni centrali” 

Ed è proprio così.

I dati lo dimostrano “Solo i Governi di Centro Destra hanno creduto nella adozione internazionale” afferma Griffini, presidente di Ai.Bi. Amici dei Bambini “Le famiglie italiane, se sostenute da un Governo che ci crede come è stato dal 2005 al 2011 (salvo un breve periodo di presidenza di Rosy Bindi con il Governo Prodi) – adottano. A dirlo sono i dati delle adozioni internazionali in Italia dal 2005 ad oggi confrontati con i dati delle adozioni realizzate nello stesso periodo da Francia e Spagna, per limitarci ai Paesi europei che da sempre fanno più adozioni internazionali.”

Se per questi due Paesi la crisi è iniziata nel 2006 – con 3.977 adozioni realizzate dalla Francia rispetto alle 4.136 del 2005 e 4.472 adozioni della Spagna rispetto alle 5.423 dell’anno precedente –  l’Italia proprio in quell’anno saliva la china con dati dal 2005 in poi sempre in costante crescita.

I dati non lasciano dubbi (vedi grafico): con i Governi  che hanno creduto nell’ adozione internazionale l’Italia ha superato la Francia e la Spagna per numero di adozioni concluse.

Con l’On. Carlo Giovanardi alla presidenza della Commissione per le Adozioni internazionali e Berlusconi Primo Ministro le adozioni in Italia hanno toccato picchi mai raggiunti prima, oggi chimere.

Mentre tutti gli altri Paesi registravano una sensibile contrazione,  l’Italia veleggiava fino a raggiungere il record del 2010, l’anno più fecondo con 4.130 bambini adottati (fonte: Commissione Adozioni Internazionali).

L’avvento dei Governi Tecnici nel 2012 segna anche l’inizio della crisi dell’adozione internazionale, con 3.106 minori adottati rispetto i 4.022 del 2011. Poi con la gestione disastrosa di Silvia Della Monica, a cui il Primo Ministro Matteo Renzi aveva anche affidato la delega di Presidente CAI, il tonfo e subito la caduta libera delle adozioni internazionali fino a raggiungere il record negativo dello scorso anno con 1.436 adozioni realizzate.

E ora, cosa succederà? Ecco la domanda di migliaia di famiglie italiane che pongono a Conte, Di Maio, Salvini e Fontana, auspicando che l’operato del nuovo Governo e del nuovo Ministero della Famiglia e della Disabilità si vorrà contraddistinguere per una forte volontà politica di rilancio delle adozioni internazionali in Italia.

Senza un Presidente politico e un Direttore generale della Commissione per le Adozioni Internazionali che diano finalmente impulso all’adozione, l’ennesimo record negativo dell’adozione internazionale è assicurato.

Ufficio Stampa

Ai.Bi. –Associazione Amici dei Bambini

ufficiostampa@aibi.it

02 988 221