Sostegno a distanza: e i bambini italiani abbandonati?

Ornella scrive:
Cara Ai.Bi., sto scartabellando tra i vari siti che parlano di sostegno a distanza. Visto che sono una un po’ diffidente sto guardando solo le associazioni collegate al sito SAD in Chiaro che mi sembrano più serie.

Però a forza di guardare queste foto di bambini denutriti e con la mosca al naso (voi siete tra i pochi che almeno mettono anche bambini europei e asiatici e a volte qualche disegnino) mi è sorta spontanea una domanda. Ma perché non aiutiamo anche i bambini italiani e non, che si trovano in Italia?

Sono così “strana”? Nessuno mai si preoccupa per loro?

 

Cara Ornella,

hai toccato un argomento interessante e non sei la prima che ci fa una domanda del genere. Nel nostro Paese non sono molte le associazioni che fanno sostegno a distanza in Italia.

Amici dei Bambini ha deciso invece di lavorare anche in Italia, Paese di “primo mondo” perché anche da noi l’emergenza ABBANDONO è allarmante e il numero di bambini che vivono fuori dalla famiglia cresce ogni anno che passa.

Nel nostro caso si possono sostenere i nostri progetti che fanno parte dell’intervento “La carezza della famiglia” che comprende una serie di strutture di accoglienza (case famiglia) e che mira ad aiutare i bambini in esse ospitate.

In questo caso si tratta di un sostegno all’intero intervento, non al singolo minore. Non è possibile infatti fare un sostegno personalizzato per tante ragioni: il rispetto della privacy, il fatto che spesso i bambini ospitati hanno situazioni problematiche alle spalle che vanno protette in maniera quasi “maniacale”, e infine il fatto che il tempo di permanenza in queste strutture può variare e a volte questi bambini vi stanno solo per pochi mesi; quindi viene meno la possibilità di creare quel “legame” che per noi è una delle molle fondamentali del sostegno a distanza con un bambino!

Quindi se vuoi sostenere i bambini, italiani e non, ospitati nelle nostre strutture puoi farlo! Ricordati che darai il tuo sostegno a tutti i bambini ospitati.

Cristiano Campari, area Sostegno a Distanza di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini