Spiritualità e Accoglienza. La famiglia luogo pensato da Dio per l’Accoglienza: il webinar su Faris

All’interno del ciclo Spiritualità e Accoglienza, appuntamento il 13 aprile alle ore 21 con Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale Comunità Papa Giovanni XXIII

Mai come in questi giorni il tema dell’accoglienza è all’ordine del giorno, tanto nelle discussioni tra amici e in famiglia, quanto sui giornali e nelle televisioni. Il motivo è evidente a tutti: la mobilitazione a cui ha portato la guerra in Ucraina e il grande esodo dei profughi in arrivo in Italia e nei vari Paesi d’Europa.
Mai come in questi giorni, però, ci si rende anche conto che l’accoglienza, quella vera, non si può improvvisare e che lo slancio della generosità e dell’apertura deve essere accompagnato anche da una preparazione tanto pratica quanto “emotiva”.

Accoglienza: esperienza totalizzante di apertura ai bisogni dell’altro

Perché l’esperienza dell’accoglienza è davvero una delle più arricchenti che si possano fare, a patto che sia vissuta in piena consapevolezza e cogliendo il suo senso profondo. Un senso che è legato a doppio filo a quello di una spiritualità che vede questo gesto come massima esperienza di gratuità e di condivisione con chi è “prossimo” a noi e con chi è “ultimo”.
Proprio su questo rifletterà il webinar gratuito “Famiglia, luogo di Accoglienza” proposto da Faris- Family Relationship International School per mercoledì 13 aprile a partire dalle 21, e inserito all’interno del ciclo di incontri “Spiritualità e Accoglienza”.
L’incontro del 13 aprile sarà tenuto da Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale Comunità Papa Giovanni XXIII, e punterà lo sguardo sulla famiglia, intesa come luogo pensato da Dio per l’Accoglienza e contesto all’interno del quale i bisogni di chi viene accolto segnalano con maggior forza le modalità che siano davvero utili mettere a disposizione per una risposta adeguata alle necessità di chi viene accolto.

Il webinar è completamente gratuito e prevede una durata di circa un’ora.
Maggiori informazioni alla pagina dedicata sul sito Faris o scrivendo a faris@fondazioneaibi.it