Testamenti e lasciti solidali: da dove cominciare?

Non tutti sanno cosa si intenda per “lascito solidale”, oppure cosa sia e come si faccia un testamento. Ecco le spiegazioni basilari per orientarsi e decidere cosa fare

Chi segue con assiduità questa sezione del sito di Ai.Bi. avrà imparato a familiarizzare con il concetto di lascito solidale, testamentoed eredità. A volte, però, capita che chi si rivolge al nostro ufficio diritti per chiedere informazioni o delucidazioni, tramite la mail lasciti@aibi.it o chiamando il numero 02.98822332, abbia delle domande più basiche, che servono a capire meglio i meccanismi dei testamenti e, su questi, interessarsi eventualmente su come poter fare un lascito testamentario.

Quanto costa fare testamento?

Capita, per esempio, che qualcuno chieda quanto costi fare un testamento. Ecco la risposta del nostro ufficio diritti
Non si può dare una risposta precisa relativamente ai costi di un testamento, perché questi dipendono non solo dal tipo di testamento stesso, ma soprattutto dal contenuto dei beni che vengono presi in oggetto (titoli, importi, immobili, ecc).
Detto che anche i costi del notaio variano in base a quanto detto sopra, possiamo tuttavia, a mero titolo esemplificativo, indicare degli importi relativi ai costi notarili, mentre le imposte successorie riguardano gli eredi futuri.
Il testamento che comporta un esborso minore (tra i 100 e i 300 Euro) è sicuramente quello olografo, poiché è redatto interamente dal testatore e solo consegnato o pubblicato dal notaio.
Il testamento segreto, di cui abbiamo già paralato nelle nostre news, ha un costo maggiore compreso tra i 500 e i 1.500 Euro.
Sicuramente il testamento pubblico è il più oneroso, ma nello stesso tempo il più sicuro, poiché redatto con l’ausilio di un notaio che ha quindi competenza piena sulla materia. Il costo potrebbe essere compreso tra 1.000 e 2.000 Euro.
Concludiamo ripetendo che si tratta di importi esemplificativi. Il consiglio è quello di chiedere sempre un preventivo a più professionisti indicando in modo preciso i beni che si intendono indicare nel testamento, così da conoscere in anticipo il costo effettivo.

La quota “legittima” non può essere oggetto di testamento

Un’altra domanda piuttosto generica è quella di chi ci chiede quanto è possibile destinare a un come lascito solidale.
Anche in questo caso non si può dare una risposta precisa, perché il testamento è un atto volontario e quindi il testatore non ha alcun limite nel disporre dei beni, se non quello imposto dalla cosiddetta “legittima”. In ogni successione, infatti, una parte dell’eredità è riservata per legge agli eredi legittimi, e solo una parte è disponibile per il testamento. In alcune precedenti news abbiamo approfondito meglio la questione, indicando anche le quote di “legittima” che, ovviamente, variano in rapporto al numero e al tipo di rapporto parentale degli eredi.
Possiamo quindi dire che il limite dei beni che possono essere indicati nel testamento non deve superare la quota disponibile, poiché in tale caso si lederebbe la quota della legittima, aprendo alla possibilità che il testamento possa essere impugnato.
Una precisazione importante: l’impugnazione del testamento riguarderebbe solo la quota che supera la legittima e non il testamento per intero, ma in ogni caso sarebbe una complicazione.
Detto ciò concludiamo ricordando che la persona è libera di decidere dei propri beni “disponibili” e non ha alcun limite sui soggetti verso i quali consegnare quei beni; rispetto ai beneficiari infatti, la legge non pone alcuna riserva, e il testatore è libero di decidere di lasciare la quota testamentaria a parenti, persone terze, enti di beneficienza, ecc.

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.