L’annuncio di Trump: “Accordo di pace tra la Repubblica Democratica del Congo e il Rwanda”

La notizia rilanciata dal Presidente degli Stati Uniti sui social: tutto pronto per una storica firma di pace tra i due Paesi africani. Le reazioni all’annuncio nel territorio dove hanno sede gli orfanotrofi con cui collabora Amici dei Bambini

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con la sua abituale enfasi, ha annunciato sul suo social Truth di “aver negoziato… un meraviglioso trattato tra la Repubblica Democratica del Congo e la Repubblica del Rwanda”. Gli altri protagonisti predicano maggiore calma, in attesa della firma ufficiale che dovrebbe arrivare il 27 giugno, sotto la guida del Segretario di Stato americano Marco Rubio, ma la notizia è senza dubbio positiva per una regione, quella dei Grandi Laghi, che da decenni sembra non trovare pace.

Cosa prevede l’accordo di pace tra RDC e Rwanda

Come si legge nel comunicato stampa ufficiale, l’accordo è frutto “di tre giorni di dialogo costruttivo sugli interessi politici, di sicurezza ed economici”, che hanno portato a una preliminare firma mediata dal sottosegretario americano agli affari politici Allison Hooker.
Un ruolo centrale di mediazione “nella promozione di una soluzione pacifica” è stato interpretato anche dal Qatar, espressamente citato dal comunicato del Dipartimento di Stato USA.
L’accordo comprende disposizioni su:
– il rispetto dell’integrità territoriale e il divieto di ostilità;
– il disimpegno, il disarmo e l’integrazione condizionata dei gruppi armati non statali;
– l’istituzione di un meccanismo congiunto di coordinamento della sicurezza basato sul concetto operativo (CONOPS) del 31 ottobre 2024
– la facilitazione del ritorno dei rifugiati e degli sfollati interni, nonché l’accesso umanitario
– un quadro di integrazione economica regionale.

La situazione sul campo

Ora, in attesa delle firme definitive, gli occhi del mondo si rivolgono a quelli che saranno i movimenti dell’M23, ovvero il principale gruppo dei ribelli che ormai controlla la città di Goma e la porzione orientale di territorio della Repubblica Democratica del Congo al confine con il Rwanda.
Questa è la zona dove si trovano i due orfanotrofi con i quali Ai.Bi. Amici dei Bambini collabora da tempo e che hanno vissuto dei momenti particolarmente difficili e drammatici nei giorni più difficili della presa della città da parte dei ribelli.
Di fatto, oggi, è l’M23 che gestisce il passaggio della frontiera tra i due Paesi e le impressioni degli osservatori sono che non abbiano molta intenzione di andarsene. Anzi, al momento stanno aprendo la loro assicurazione per i veicoli e la motorizzazione.
Insomma, giusto essere ottimisti per l’imminente firma dell’accordo, ma, al di là dello slancio di Trump, per vedere cambiamenti reali, soprattutto nelle zone più colpite dagli scontri più recenti, ci vorrà del tempo.

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