Una sera qualunque dei nostri tempi davanti ad una scrivania con un lume acceso, un volontario di Ai.Bi. ha preso un foglio bianco e una penna e ha cominciato a scrivere.

Alla Siria,

non scrivo più ai bambini della Siria, neppure alle loro mamme, o ai padri… dopo nove anni di guerra, ne sono rimasti veramente pochi.
Oggi scrivo a te, Siria, e me la prendo con te: perché non ti sei fatta sentire? Perché così vicina sei rimasta distante da noi? Nella mia lunga vita da volontario, con Ai.Bi., quante guerre, emergenze, tragedie umanitarie abbiamo attraversato, mano nella mano con migliaia e migliaia di calorosi sostenitori: il fango impetuoso del Niño in Ecuador, le feroci guerre civili dei Balcani, la devastazione dello tsunami in Sri Lanka, la micidiale epidemia di colera del post terremoto di Haiti, poi l’altro terribile terremoto in Nepal e quello “sotto casa” in Abruzzo.
Paesi, Nazioni, città distrutte che “urlavano e ci chiamavano”, e noi, attenti a quel grido, rispondevamo pronti a portare sollievo alle popolazioni civili coinvolte: uomini, donne e bambini.
Con noi, le famiglie, le aziende, le scuole, le parrocchie. Tutti impegnati in una bellissima gara di solidarietà. Li ho visti, con i miei occhi, i visi di centinaia di bambini che, dopo tanto dolore, finalmente sorridevano e noi con loro.
Avresti dovuto vederlo, Siria, come era bello il sorriso fecondo e contagioso della “solidarietà” di tante persone e famiglie, sul viso di un bambino! Te ne saresti innamorata subito. Perché, Siria, nelle poche città rimaste ancora vive, ora, anche i tuoi bambini hanno smesso di urlare: “Nessuno più ascolta, perché continuare a sperare?” Così vicina e pur lontana …di te saprai un giorno farci innamorare? Forse il sorriso di un tuo bambino lo saprà rivelare?
Marco

Quell’anziano volontario ha lasciato questa lettera sulla sua scrivania. Non l’ha mai chiusa in una busta, non l’hai mai spedita ad un destinatario, ha solo spento il lume quella sera, lasciando accesa la speranza per una vera Pasqua di pace in Siria e facendo appello a quanti credono nella solidarietà al popolo siriano: NON LASCIAMOLI SOLI!

Aiutaci a non lasciarli soli, fai la tua donazione.