Roma, 18 marzo. “La scuola che vorrei”: il Care accompagna docenti, genitori e operatori alla scoperta delle giuste strategie per l’integrazione dei figli adottivi

ferritti-convegnoÈ il primo vero banco di prova per ogni minore adottato: il primo luogo, esterno alla famiglia che lo ha accolto, in cui un bambino proveniente da lontano incontra la realtà in cui è destinato a vivere in futuro. La scuola ha dunque un ruolo centrale nell’integrazione sociale dei figli adottivi. A questo scopo, è necessario che l’istituzione scolastica si dimostri aperta all’accoglienza e al dialogo con la famiglia e con il minore, portatore di un passato di sofferenza e di un presente alle prese con il difficile processo di integrazione. Di tutto questo si parlerà sabato 18 marzo a Roma, nel corso del convegno “La scuola che vorrei”, organizzato dal Care (Coordinamento delle associazioni famigliari adottive e affidatarie in rete.

L’appuntamento è per le ore 9 all’Itis “Galileo Galilei” di via Conte Verde 1.

Il convegno è aperto a docenti, genitori e operatori sociali e vedrà la partecipazioni di rappresentanti dell’associazionismo famigliare, delle istituzioni scolastiche e di esperti di psicologia infantile.

L’evento rappresenta l’azione conclusiva del progetto “La Scuola che Vorrei”, finanziato dal ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Nel corso della mattinata del 18 marzo si cercherà di sensibilizzare e promuovere le buone prassi per l’integrazione e l’accoglienza di tutti i bambini nel tessuto scolastico, attraverso la promozione di un dialogo profondo tra scuola e famiglia, con l’obiettivo anche di valorizzare le differenze come risorse, affinché queste diventino la base per una efficace collaborazione tra docenti e genitori.

A fare gli onori di casa sarà la presidente del Care Monya Ferritti e la dirigente dell’Ufficio III USR del Lazio Michela Corsi, a cui si unirà l’onorevole Milena Santerini, docente della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. A seguire verranno presentati gli interventi del progetto “La Scuola che Vorrei” e si affronteranno temi legati alla complessità psicolinguistica dei minori accolti in adozione internazionale, all’inclusione scolastica e al diritto allo studio. Tra gli interventi si segnalano quelli del professor Egidio Freddi dell’Università Cà Foscari di Venezia, della psicoterapeuta Anna Rita Verardo, della neuropsichiatra infantile Giada Lauretti, della referente Adozione dell’USR Lazio Germana Paoletti e della presidente dell’associazione “Genitori si diventa” e vicepresidente del Care Anna Guerrieri.