1º Incontro con i ragazzi del liceo tecnico-professionale di Vasylkiv

Questa settimana l’equipe multidisciplinare ucraina, ha organizzato insieme ad Coordinatore di Ai.Bi.a Kiev il 1º Incontro con gli care leavers del liceo tecnico-professionale di Vasylkiv della regione di Kyiv. All’incontro hanno partecipato attuali care leavers (28 persone in totale) che lasceranno l’istituto il 23 giugno, visto che hanno finito i loro studi professionali. Per noi e’ stata un’occasione importante di confronto con i care-leavers, sugli interventi in atto, sulla loro possibilita’ di partecipazione nel processo di integrazione e sui risultati che si aspettano dal progetto. In altre parole e’ stato un momento di conoscenza reciproca e di condivisione delle problematiche principali del periodo di transizione e, dall’altra parte, l’equipe che dovrebbe lavorare con questi ragazzi ha avuto la possibilita’ di conoscere il profilo psicologico e le abilità relazionali di ciascun beneficiario.
Durante l’incontro sono stati affrontati temi diversi – i ragazzi hanno parlato delle loro aspirazioni, personali e delle aspettative che riguardano gli eventuali passi da fare nei primi giorni di vita autonoma, le ansie e i timori di fronte al reinserimento sociale e comunitario. Insieme ai care leavers abbiamo cercato inoltre, di cominciare a riempire il piano di vita personalizzato cosi’ come lo vedono i nostri ragazzi. Abbiamo preparato una semplice tabella con la descrizione delle difficoltà che probabilmente devono affronare al momento dell’uscita dall’istituto e i passi da fare. Purtroppo già durante questa nostra prima discussione abbiamo capito che i ragazzi non solo non hanno una minima idea come possono affrontare le difficolta’, ma non riescono neanche’ a immaginare che all’ordine del giorno li aspetta una realtà del tutto diversa e che adesso non ci sara’ nessuno vicino e devono iniziare a “camminare con i propri piedi”. A testimoniarlo sono proprio i piani di vita che abbiamo chiesto di immaginare insieme a questi ragazzi. Tra tanti spiegazioni, sforzi, intoppi e problemi abbiamo “ sciolto il ghiaccio” e i ragazzi si sono posti delle domande sul loro futuro.
Abbiamo potuto notare l’importanza di questo primo incontro piuttosto ‘conoscitivo’ per i nostri nuovi beneficiari. Tanti di loro hanno riflettuto per la prima volta sul posto dove andranno a vivere, sul lavoro che devono cercare e sulle amicizie che dovranno creare. Ogniuno di loro ha cominciato a pensare al domani e non solo al momento che vivono adesso. Abbiamo notato anche molto timore per la perdita delle poche persone di riferimento che hanno e per non accettazione da parte della società. Proprio per sciogliere questi loro timori e per rassicurarli del nostro accompagnamento costante, ci siamo scambiati dei contatti di riferimento, per quando ci siamo proposti di aiutare nel definire dei passi concreti da fare nei due mesi successivi con il percorso individuale di ogni ragazzo in parte. Quindi l’equipe creata continua a sostenere care-leavers di quest’anno durante il periodo estivo.
Forse questo piccolo racconto sembrera’ un po’ triste ma volevamo condividere questa esperienza con voi, lettori, riassumendo che il compito della team multidisciplinare dopo questo incontro si e’ allargato e consiste non solo nel dare un supporto a questi ragazzi, ma di insegnarli a pensare al futuro, a vivere e a muoversi in modo autonomo. Sono proprio questi abilita’ e capacita importantissimi per una integrazione sociale, che il sistema dell’accoglenza istituzionale non e’ in grado di fornire o insegnare ai ragazzi.