110mila bambini feriti ad Haiti. Aprire il canale dell’affido temporaneo

mamma+bimbo+Haiti“Apprendiamo con preoccupazione la notizia del drammatico bilancio dei bambini rimasti feriti a causa del sisma di Haiti. – ha commentato Marco Griffini, Presidente di AiBi – Sarebbero 110mila i minori che hanno bisogno di cure stando a quanto riporta la University of Southern California.”

Oltre agli importanti e necessari interventi sul campo per curare i bambini colpiti dal sisma, AiBi chiede che il governo italiano, in collaborazione con le autorità haitiane, promuova l’affido internazionale temporaneo permettendo così che questi bambini possano essere curati anche in Italia.

La proposta di AiBi è percorribile e trova fondamento nelle Linee Guida del Comitato per i Minori Stranieri – organismo che dipende dal Ministero del Welfare e autorizza l’ingresso dei minori provenienti da Paesi colpiti da calamità attraverso i soggiorni solidaristici -.

Nelle Linee Guida elaborate dal Comitato nel 2003 si parla infatti di accoglienza di minori stranieri in Italia anche per scopi sanitari quali interventi e operazioni in strutture ospedalieri sul territorio nazionale.

L’affido internazionale non è un strumento regolamentato dall’ordinamento giuridico italiano, tuttavia si configura come un intervento fondamentale nei casi di emergenza umanitaria. L’accoglienza dei bambini haitiani permetterebbe, inoltre, di arginare e curare i traumi che hanno vissuto, primo fra tutti il “post-traumatic stress disorder”, aiutandoli a riconquistare così la serenità e la fiducia nel futuro.

Intanto sono diversi gli interventi a tutela dell’infanzia proposti dai Governi stranieri. La Francia, il Paese che adotta il maggior numero di minori haitiani, ha dato la disponibilità ad aprire il canale delle accoglienze temporanee, con particolare attenzione ai bambini che hanno bisogni di interventi medici specifici; anche gli Stati Uniti e la Colombia si sono detti disponibili ad accogliere i minori per un periodo di tempo determinato.