Mese: Gennaio 2015

I giudici s’inventano la doppia mamma

Coppia lesbo sposata (e divorziata) in Spagna, bimbo concepito con l’eterologa. Una paradossale sentenza della Corte d’Appello di Torino attribuisce la maternità a entrambe. Ne parla in questo articolo, che riportiamo integralmente, pubblicato sul quotidiano “Libero”, giovedì 8 gennaio 2015, a firma del giornalista Gianluca Veneziani.   Vi ricordate quel […]

Pagano (Ncd): “L’annus horribilis delle adozioni internazionali: cosa intende fare il governo? Sotto accusa la gestione della CAI”

Non c’è pace per l’adozione internazionale. A concludere il 2014, il suo annus horribilis, è arrivato a inizio dicembre il presunto coinvolgimento in attività illecite di Patrizia Cologgi, coordinatrice di servizio della Segreteria tecnica della Commissione Adozioni Internazionali. È l’ulteriore goccia, insieme a tutte le problematiche emerse legate alla crisi di questo istituto e a una serie di “perplessità” sulla composizione e le modalità di lavoro della CAI, che ha indotto l’onorevole Alessandro Pagano del Nuovo Centrodestra a presentare alla Camera dei Deputati un’interpellanza al presidente del Consiglio e ad alcuni ministri.

Immigrazione, ecco come l’Unione europea potrebbe aiutare l’Italia

Un problema quasi tutto italiano. Questo è l’immigrazione secondo l’opinione comune, confortata, del resto, dall’evidenza che dice che l’assoluta maggioranza degli sbarchi di profughi avviene sulle coste del nostro Paese. Ora però all’orizzonte sembra profilarsi un futuro diverso, caratterizzato dalla gestione congiunta dell’emergenza tra Italia ed Europa.

Salerno, la Rari Nantes in acqua per il “Pan di Zucchero”

Sabato 10 gennaio, alle ore 15, presso la piscina “Simone Vitale” di Salerno, in concomitanza con l’incontro di serie A2 di pallanuoto tra le formazioni della Rari Nantes e della CC Ortigia, prenderà il via una nuova iniziativa benefica della società salernitana a favore di Ai.Bi., con particolare riferimento al progetto “Pan di Zucchero”.

Parlamento, solo 3 interrogazioni su 10 hanno risposta: adozione internazionale ultima della classe

Una mole immensa di interrogazioni parlamentari e neppure una risposta a quelle che riguardano l’adozione internazionale. È il bilancio del 2014 per l’attività del Parlamento italiano i cui membri hanno presentato quasi 8mila interpellanze e interrogazioni al governo, ricevendo una risposta solo a meno di 3mila di queste: soltanto il 37%, quindi, delle istanze depositate alla Camera dei Deputati e al Senato ha avuto un riscontro da parte dell’esecutivo. Percentuale che scende a 0 quando si parla di adozioni internazionali.

Un Tribunale può occuparsi degli abbinamenti anche fuori dalla sua regione?

Per l’adozione nazionale, il Tribunale di Milano a volte chiama per gli abbinamenti anche coppie di aspiranti genitori adottivi residenti in altre province lombarde. Inoltre, lo stesso Tribunale  spesso provvede ad abbinamenti anche con famiglie residenti fuori dalla Lombardia. Un Tribunale può effettuare abbinamenti anche fuori dal proprio territorio di competenza? – Risponde Marco Griffini (nel ritratto)

I giovani e l’adozione: come combattere l’abbandono sui social network?

Si chiama Un’idea per Ai.Bi. ed è l’iniziativa rivolta agli studenti dell’ultimo anno delle Scuole Superiori che Accademia di Comunicazione promuove insieme ad Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini, per la realizzazione di una campagna di comunicazione per i social network finalizzata a diffondere la conoscenza dell’Associazione Ai.Bi. tra i giovani e le loro famiglie, sensibilizzandoli sulle problematiche dell’abbandono dei bambini ospiti negli Istituti di tutto il mondo di cui Ai.Bi. si occupa.

Nella legge di stabilità mancano le risorse per le adozioni internazionali: quindi niente rimborsi

Nella legge di stabilità le risorse non sono state proprio messe e l’ emendamento che ha stanziato sei milioni di euro, genericamente, per l’ adozione internazionale, non dice per cosa servono e comunque, nno basterebbero nemmeno a pagare un quarto dei rimborsi 2012… purtroppo la situazione è questa: secondo me dobbiamo rassegnarci e basta.

In Italia 50 culle per la vita: un nuovo ‘inizio’ per i bambini abbandonati

Sono ispirate alle ruote degli esposti e salvano la vita dei neonati altrimenti destinati al cassonetto (come testimoniano purtroppo recenti fatti di cronaca). Sono le culle per la vita, 50 in Italia e presto 51 con quella della Family house di Ai.Bi., Amici dei Bambini. Il 1° gennaio a Firenze, nella culla per la vita dell’ospedale di Careggi, è stata salvata Daniela, prematura ma viva e sana: la terza bimba (dopo Stefano nel 2007 e Mario nel 2012) salvata da queste strutture hi-tech termiche.