50 euro al mese di sostegno a distanza, che cos’hanno di davvero speciale?

Mauro scrive:
Sentendo molto parlare del sostegno a distanza, ho fatto un giro su vari siti e mi sono fermato sul sito di Ai.Bi. È da qualche tempo che vorrei aprirne uno seriamente, ma ho ancora qualche incertezza. Ho visto che Ai.Bi. è l’unica associazione a proporre il sostegno a 50 euro al mese; visto che in famiglia siamo ancora solo in due (tra poco mi sposerò) e la pecunia, grazie al cielo, non manca, mi piacerebbe sapere che cosa ha di diverso questa formula rispetto al sostegno che propongono altre associazioni, che chiedono quote inferiori, normalmente 25 euro. Grazie.

Caro Mauro,

grazie per l’interesse e la sensibilità dimostrata con queste tue righe.

Sotto questo “cappello” che noi chiamiamo SAD ci sono tre modalità tra cui il sostenitore Ai.Bi. può scegliere.

Il primo è quello da un euro al mese, il secondo è il sostegno Paese. Infine c’è quello a cui sembri più interessato: il sostegno personalizzato.

Qui il sostenitore italiano sostiene un bambino o una bambina, conoscendone nome, cognome e storia personale. Il sostenitore entra in comunicazione diretta con lui, riceve una sua foto ed è libero di iniziare una corrispondenza privata scrivendo lettere, mandando piccoli regali e addirittura andando a trovare il minore sostenuto con un viaggio nel suo stesso Paese. Riceve aggiornamenti costanti sulla sua crescita e sul suo sviluppo. Ad Ai.Bi. diciamo che con questa scelta puoi cambiare il suo destino e la sua storia di vita, indirizzandolo verso il reinserimento nella famiglia d’origine. Tu, se sceglierai questa modalità, potrai stabilire un legame affettivo con lui, che va molto oltre il contributo economico: diventare suo genitore a distanza a tutti gli effetti per la durata del sostegno.

Questo è il carattere speciale e affascinante del sostegno a 50 euro al mese.

I sostegni con altre associazioni invece, a fronte di un impegno economico minore, mobilitano i sostenitori su un progetto che copre le esigenze di più bambini (su una classe di scuola, ad esempio), ma questo sostegno personalizzato di Ai.Bi. elabora un progetto individualizzato su ogni singolo bambino che gode dell’aiuto e delle attenzioni di un sostenitore che fa questa scelta.

Con questo sostegno si cerca inoltre di aiutare la famiglia biologica del bambino, qualora sia possibile, o di trovarne una sostituta, perché vogliamo che i nostri bambini vivano il minor tempo possibile in istituto e che trovino una mamma e un papà che possano prendersi cura di loro.

Due cose importanti:

Ai bambini sostenuti e alle loro famiglie non vengono consegnati dei fondi ma vengono forniti dei servizi. In ogni Paese è presente un Volontario Espatriato italiano e un operatore SAD. Il primo coordina e controlla i progetti in cui sono inseriti i nostri e vostri bambini, il secondo è un operatore del posto (quindi peruviano in Perù, nepalese in Nepal, per fare due esempi) che si occupa esclusivamente di voi sostenitori e delle vostre richieste.

Spero di averti convinto e tra poco di averti tra i tanti sostenitori Ai.Bi. soddisfatti del nostro lavoro e del loro sostegno.

Cristiano Campari, area Sostegno a Distanza di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini