Ai.Bi. e Regno del Marocco: un progetto per aiutare i “care leaver”

I ragazzi che si apprestano a lasciare gli istituti di protezione sociale devono essere preparati ad affrontare la vita reale. Ai.Bi. in partenariato con il Ministero della Solidarietà, fornirà supporto tecnico. Griffini: “Tema poco noto ma importantissimo. Accompagnando questi ragazzi evitiamo che diventino nuovi migranti”

Un progetto dedicato ai ragazzi che si apprestano a lasciare gli istituti di protezione sociale e le comunità di accoglienza (“care leaver”) in Marocco, per prepararli ad affrontare il mondo reale ed evitare che la loro vita da adulti si trasformi in un dramma. Lo ha presentato a Rabat Ai.Bi. – Amici dei Bambini, organizzazione nata trent’anni fa da un movimento di famiglie adottive e affidatarie, la cui mission, in Italia e nel mondo, è la lotta all’abbandono minorile.

Un’iniziativa frutto del partenariato con il Ministero della Solidarietà, dello Sviluppo Sociale e dell’Uguaglianza della Famiglia del Regno del Marocco (competente per tutto ciò che concerne la protezione dell’infanzia) e nasce con il supporto tecnico fornito di Ai.Bi. Marocco, il cui ruolo si traduce nel trasferimento di competenze e conoscenze agli operatori nell’ambito dell’intermediazione sociale, e si inserisce nel quadro più ampio delle Politica Pubblica Integrata della Protezione dell’Infanzia in Marocco (PPIPEM).

Il programma mira all’elaborazione di un miglior sistema di accompagnamento che garantisca tanto l’autonomizzazione quanto l’inclusione sociale e professionale dei giovani in uscita dai centri di protezione sociale.

“Il dramma dei care leaver – spiega il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffiniè purtroppo poco noto all’opinione pubblica, rimanendo un argomento da addetti ai lavori. Eppure sostenendoli, accompagnando questi ragazzi, che non hanno avuto la fortuna di avere una famiglia che li guidasse nel percorso di crescita, verso l’indipendenza si può evitare che molti di loro siano costretti alla vita di strada o, peggio, alle traversate della speranza nel Mediterraneo. Ecco perché la nostra organizzazione investe molto su questi progetti e sulla formazione dei care leaver”.

La presentazione del progetto è stata ospitata nel Centro per le formazioni e gli incontri nazionali e ha visto la partecipazione dei rappresentanti del Ministero partner, i rappresentanti dell’Entraide Nationale – organismo pubblico sotto la tutela del Ministero della Solidarietà, la cui missione principale è quella di fornire sostegno e assistenza alla popolazione vulnerabile al fine di contribuire allo sviluppo familiare e sociale (braccio operativo del ministero in questione) – e i presidenti dei centri di protezione sociale.