Tempi di pandemia ? La solidarietà del popolo italiano ha un nome: Sostegno a Distanza

Le maggiori organizzazioni italiane del settore a raccolta lunedì 21.08 a Roma per lanciare un messaggio di speranza. Per Amici dei Bambini necessario “Aprire linee di finanziamento pubblico per il SAD”

Si intitola “Io sono perché voi siete. Contro le pandemia in un mondo solidale” la ventesima assemblea annuale del Forum SaD, che si terrà lunedì 21 settembre a Roma dalle ore 10, presso Engim Internazionale, in via degli Etruschi 7. Tra i temi che saranno approfonditi vi saranno le prospettive dei progetti di Sostegno a Distanza sia all’estero che in Italia in un periodo difficile e segnato dalla pandemia globale, relativamente a quali cambiamenti nella comunicazione e nella gestione del SaD potrebbero essere necessari, oltre all’apporto che i progetti e i soggetti SaD potrebbero dare al sistema della cooperazione internazionale italiana.

Diversi e qualificati gli interventi. Tra questi, nell’ambito dei saluti di apertura, ci sarà sicuramente quello del vice direttore della Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo della Farnesina, il dottor Mauro Marsili. Nel contesto di dibattito interverranno inoltre diverti referenti e responsabili delle organizzazioni attive nel campo del Sostegno a Distanza: da Stefania Pisano, responsabile della Comunicazione e della Raccolta Fondi di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, a Matteo Visioli, presidente di Caritas Children, passando per il direttore generale dell’Albero della Vita Ivano Abbruzzi, il presidente AVSI Giampaolo Silvestri, il direttore di Dokita Mario Grieco, il fondatore del movimento Shalom don Andrea Cristiani, il presidente del CIAI Paola Crestani e Giuliana Tardiello di “La Gabbianella Onlus”.

Nel pomeriggio nuova tavola rotonda con il presidente della Pontificia Accademia di Scienze Sociali, Stefano Zamagni, il presidente del Forum SaD Vincenzo Curatola e il presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo. Un ulteriore dibattito vedrà poi coinvolti: Monya Ferritti, del Coordinamento CARE; Claudia Fiaschi, portavoce del Forum SaD; la portavoce AOI Silvia Stilli; il presidente MOVI Gianluca Cantisani; il vicepresidente del Forum SaD Corrado Oppedisano; SiMohamed Kaabour, presidente CONNGI.

Solidarietà, cooperazione e Sostegno a Distanza: il commento di Stefania Pisano (Ai.Bi.)

“Il futuro del Sostegno a Distanza in Italia – dice Stefania Pisano di Ai.Bi. – è strettamente legato a una ri-definizione e potenziamento della sua identità che ben si adatta a rispondere alle esigenze contemporanee, anche alla luce della pandemia. Non può considerarsi un mero strumento di raccolta fondi. Per sua natura è uno strumento di cooperazione solidarietà internazionale sostenibile e rinnovabile nel tempo perché fondato su sentimenti di responsabilità personale e di reciprocità umana. Il sostegno a distanza chiama in causa ogni individuo come persona con la sua responsabilità e il suo protagonismo. Anche nelle emergenze il sostegno a distanza si dimostra essere uno strumento efficace perché garantisce l’immediatezza degli aiuti e, nel lungo periodo, la continuità degli stessi. Se oggi siamo ancora presenti in Paesi ritenuti non più prioritari dalle principali linee di finanziamento nazionali e internazionali è grazie al seme di solidarietà che molte famiglie italiane hanno fatto proprio e che continuano a far crescere. Ad oggi il SAD è ancora uno strumento immaturo, che può invece crescere moltissimo ed esprimere tutto il suo potenziale come generatore di capitale sociale e umano. Perché ciò avvenga è necessario che venga fatto proprio da enti pubblici, associazioni e cittadini, che creino partenariati per un obiettivo comune e una visione condivisa.”

“Come possiamo costruire oggi il SAD del futuro? – prosegue –  Un censimento per una fotografia aggiornata del SAD in Italia; accordi di partenariato pubblico privato; aprire linee di finanziamento pubbliche dedicate al SAD per valorizzare al massimo la partecipazione popolare di famiglie, cittadini, scuole e comunità. Oggi per la copartecipazione le associazioni confidano sulla responsabilità sociale di impresa. Urge tuttavia una politica governativa che creda nel valore del Sostegno a Distanza. Altrimenti rischiamo di svilire il SAD a mera raccolta fondi”.