La Santa Sede organizza un “corso pilota” per operatori delle ONG di ispirazione cattolica sulle “frontiere sociali” del pianeta

Anche Ai.Bi. presente per rappresentare la voce dei bambini abbandonati e la bellezza dell’accoglienza familiare.

Si è tenuto dal 21 al 26 settembre, presso la Pontificia università Urbaniana, il Corso Interdisciplinare di Formazione Permanente per operatori delle ONG cattoliche.

 Un corso pilota, nato da un’esortazione del Papa, rivolta ai partecipanti al IV Forum delle ONG di ispirazione cattolica, a dicembre scorso.

Il ciclo di lezioni sono state aperte dai saluti di Anna Maria Tarantola, Presidente della Fondazione Centesimus Annus, di S.E. Mons. Paul R. Gallagher Segretario per i Rapporti con gli Stati e del Prof. P. Leonardo Sileo, Magnifico Rettore della Pontificia Università Urbaniana.

Durante le giornate di lavoro si sono susseguiti approfondimenti quotidiani con autorevoli professori di università cattoliche sulle grandi sfide che la Chiesa affronta e workshop pomeridiani organizzati in collaborazione trasversale con alcuni Dicasteri della Curia Romana, con un inquadramento sulla Dottrina Sociale della Chiesa. Tra le tematiche trattate: il ruolo della Santa Sede e dei Dicasteri della Curia Romana, l’ educazione cattolica e Service-Learning, l’ecologia integrale al servizio dello sviluppo umano integrale, questioni di famiglia e bioetica,  migranti, rifugiati e tratta, principi ed elementi di comunicazione, solo per citarne alcuni.

Un corso per rafforzare la preparazione e l’identità ecclesiale delle ONG cattoliche

Anche Ai.Bi. ha partecipato all’incontro per il tramite della presenza della responsabile ufficio relazioni istituzionali dell’associazione, Marzia Masiello che ha voluto sottolineare come:

“La sensibilità e lo scambio di idee con il Dicastero per i Laici, Famiglia e Vita, lasci auspicare, in questo ‘cambiamento di epoca’, che anche le adozioni e l’accoglienza familiare nel mondo saranno animate dallo spirito generativo di una sterilità che diventa feconda, aprendo il cuore al prossimo. Il corso è stato una esperienza entusiasmante, arricchente, trasformativa, importante per comprendere quanto sia essenziale una adeguata preparazione intellettuale per fare bene il bene, con spirito di servizio, umiltà ma anche con grandissimo entusiasmo ed energia”.

Dopo le ore di studio personale e la settimana in presenza, gli studenti delle ONG dovranno presentare una tesina scegliendo uno degli argomenti trattati.

Una bella iniziativa intesa a rafforzare quella preparazione e identità ecclesiale delle ONG cattoliche necessaria per poter agire in ambito politico e sociale e per poter dare voce a chi non ce l’ha.