Giornata Internazionale del Volontariato. Griffini (Ai.Bi.): “Bene celebrarla. Ma le organizzazioni di volontari stanno scomparendo”

Il presidente di Amici dei Bambini: “Il volontariato organizzato è in enormi difficoltà. La colpa? Di multinazionali della solidarietà, pornografia del dolore e marketing spregiudicato. Cui nessuno ha ancora messo un argine”

“La 34esima Giornata Internazionale del Volontariato? Giusto celebrarla ma, nel nostro Paese, il volontariato organizzato è in enormi difficoltà e nessuno sembra accorgersene. Le cose vanno male, insomma e le parole servono a poco”. A parlare così è il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, organizzazione nata oltre trent’anni fa da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che lotta in Italia e nel mondo contro l’abbandono minorile, Marco Griffini.

“Certo, siamo contenti che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte abbia partecipato alle celebrazioni del Terzo Settore e del volontariato – spiega Griffini – tuttavia dobbiamo sottolineare come, a fronte di ‘multinazionali della solidarietà’ che investono enormi budget pubblicitari monopolizzando la raccolta fondi e impiegando tecniche di marketing spregiudicate come quella che definiamo ‘pornografia del dolore’, nessuno stia tutelando le realtà italiane che soffrono”.

Amici dei Bambini aveva già proposto un “codice etico” per regolare la raccolta fondi a fini solidali. “La riforma del Terzo Settore – prosegue il presidente Griffini – non cambia le cose se non vengono definite le linee guida per normare la raccolta fondi, conformemente a quanto previsto dall’articolo 7 del Codice di riferimento, che potrebbero introdurre elementi di trasparenza, vietando di acquisire pubblicità per la raccolta fondi a fini solidali, proibendo la ‘pornografia del dolore’ e gli stipendi stellari. Tutte cose che, nel mondo della solidarietà, non devono esistere. Finché tutto questo non trova attuazione staremo semplicemente facendo sfoggio di retorica”.

Attualmente la raccolta fondi sarebbe normata appunto dall’articolo 7 del Codice del Terzo settore. Questo rimanda però a “linee guida adottate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentiti la Cabina di regia di cui all’articolo 97 e il Consiglio nazionale del Terzo Settore”, che non sono ancora state promulgate.

“Senza questa regolamentazione della raccolta fondi – conclude Griffini – le organizzazioni di volontari, che di queste raccolte vivono, scompariranno e il volontariato sarà relegato a singole attività svolte unicamente da persone di buona volontà all’interno di quelle che sono organizzazioni e imprese del terzo settore”.