Covid. Slitta l’entrata in vigore del Green Pass e in Inghilterra sta finendo la terza ondata

La decisione sull’uso del Green Pass per scuole e trasporti è stata rimandata. Si guarda con speranza al Regno Unito, dove dopo settimane di aumento i contagi sono in calo, grazie alle vaccinazioni

Tutto rimandato. Le decisioni sull’utilizzo del Green Pass per quel che riguarda i trasporti e, soprattutto, la scuola, sono rinviate di un’altra settimana. Ufficialmente per vedere l’andamento dei contagi e dare priorità alla riforma della giustizia (altro tema divisivo su cui Draghi vuole scongiurare divisioni), ma non si può nascondere anche la volontà politica di non aprire fronti di scontro in particolare con la Lega, contraria all’obbligo vaccinale per docenti e studenti.

Sull’uso del Green Pass a scuola ogni decisione è rimandata

Non a caso, il rinvio delle decisioni su Green Pass e scuola arriva proprio al termine dell’incontro tra Draghi e Salvini, definito “cordiale” come da prassi e servito per chiarire bene le posizioni da entrambe le parti. Draghi, come si diceva, vuole approvare in fretta la riforma della giustizia della Ministra Cartabia, anche perché pre-condizione del PNRR inviato a Bruxelles. Salvini, da parte sua, nonostante rimarchi il fatto che il M5S cerca di “piantare bandierine identitarie” sulle riforme, aveva bisogno di qualcosa di molto simile a una “bandierina identitaria” per dimostrare che il suo partito ha un peso specifico importante nelle decisioni del governo.

Si è così andati verso un rimando della decisione, che non significa ancora che l’obbligo vaccinale sia un’ipotesi accantonata, ma che prende tempo e non rimane insensibile a chi sottolinea come la Francia, pur introducendo regole sull’uso del Green Pass più severe che da noi, non pensi a utilizzarlo per la scuola.

In Inghilterra nuovi casi di Coronavirus in calo, nonostante l’abolizione delle restrizioni

D’altra parte le percentuali di insegnanti vaccinati non sono così basse, ma intorno all’80%. Ecco, allora, l’ipotesi di monitorare meglio il settore, individuando eventuali “sacche di resistenza” su cui intervenire. Non è escluso che, alla fine, sarà lasciata la possibilità alle regioni di decidere in autonomia, fermo restando il punto centrale di una ripresa in sicurezza (su distanziamento e mascherina difficilmente ci sarà una deroga) e il più possibile in presenza.
Salvini, dalla sua, ha potuto anche giocarsi la carta Inghilterra, sottolineando come nel Regno Unito, dopo alcune settimane di aumento dei contagi, negli ultimi sette giorni i nuovi casi positivi da Coronavirus sono diminuiti. Nonostante l’eliminazione di quasi tutte le restrizioni, se fino a metà luglio si contavano oltre 50 mila contagi al giorno, oggi siamo intorno alla metà.
Secondo gli esperti il merito principale è della campagna vaccinale, che nel Regno Unito è arrivata a coprire completamente il 56% della popolazione.

La speranza è che, continuando a insistere sulle vaccinazioni, anche in Italia, dove i casi sono ancora in fase di crescita, si possa presto avere un nuovo calo dei contagi. Green Pass e scuola ne sarebbero entrambi felici.