Psicologia dell’adozione: perché aspetti anni e poi quando arriva l’abbinamento scatta la paura e chiedi di aspettare?

L’abbinamento è l’incontro con il figlio reale, che può essere diverso da quello immaginato: ecco perché occorre essere ben preparati 

Il colloquio di abbinamento ė sempre intenso, emozionante, e ogni coppia reagisce a suo modo.

Ho visto futuri genitori reagire con evidente felicità, entusiasmo e commozione, altri invece restano quasi bloccati, incerti e un po’ smarriti, mi guardano con sguardi interrogativi e che chiedono aiuto.

Credo non sia possibile dare una risposta unica e certa alla domanda come mai queste coppie reagiscano così, sicuramente durante tutto il periodo di attesa, a volte anche molto lungo, il bambino è stato desiderato ed immaginato, sono state coltivate grandi aspettative, legate ai propri desideri ed ideali.

L’abbinamento è l’incontro con il figlio reale, che può essere diverso da quello immaginato

Seppur su carta, in quanto durante il colloquio la psicologa insieme ad un tecnico legge la scheda di descrizione del bambino, l’abbinamento è l’incontro con il figlio reale e concreto, che spesso può essere diverso da quello immaginato; la realtà non è così semplice ed ideale, può causare titubanze e sentimenti contrastanti. Quel bambino può sembrare un estraneo, non corrisponde a ciò che la coppia si era immaginato e può scattare la sensazione che non sia possibile inserirlo nel proprio cuore e nella propria vita.

Può succedere che non si senta quella spinta, quell’entusiasmo che tutti raccontano, e scatta la paura e anche la sensazione di essere sbagliati, ingiusti e inadeguati. In questo colloquio si concretizza il fatto che c’è veramente un figlio che sta aspettando, e come una volta mi ha detto una coppia, “finora si è solo parlato, ora si comincia a fare e vivere realmente la famiglia” e prendere contatto con questa nuova consapevolezza può far scattare qualche timore.

Questo è il momento in cui si fanno i conti con i propri limiti e a volte con emozioni che non si pensava ci appartenessero.

Può essere necessario un tempo di elaborazione della perdita di un bambino che era solo nella propria immaginazione ed aspettativa, un sogno che era dentro di sé, per poter accogliere quel bambino reale che viene raccontato dalla scheda e che è presente nella foto mostrata durante l’abbinamento.

Credo sia importante prima di tutto accogliere questa paura e come futuri genitori perdonarsi questa titubanza: l’amore e il senso di appartenenza reciproca si creano gradualmente, nella quotidianità, giorno dopo giorno, nella condivisione di esperienze ed emozioni. Dentro il proprio cuore c’è già una parte che dice questo è mio figlio, mi sta aspettando, e una parte che però lo sente un estraneo: è un momento delicato in cui è importante riguardare il proprio percorso, le proprie motivazioni, ascoltare entrambe queste parti, per poi lasciare spazio al cuore e all’amore per quel bambino così come è lui, unico e speciale.

Mi è capitato di cogliere più volte questa titubanza, ma con il supporto della psicologa, e un buon dialogo di coppia, i futuri genitori affrontano e risolvono i loro dubbi e si aprono con gioia all’accoglienza del proprio figlio, accettandolo pienamente così com’è, con i suoi bisogni e le sue risorse.

Anna Maria Elisa Rossi – psicologa e psicoterapeuta di Ai.Bi.

 

Formazione e sostegno degli esperti: un supporto importante per l’adozione

L’amore e la volontà di farsi famiglia e di accompagnare lungo il cammino della vita un figlio, sono la base imprescindibile per poter intraprendere il cammino dell’adozione internazionale, ma da soli non bastano.

È importante per i futuri genitori adottivi, essere informati e formati. È importante, nei momenti di difficoltà che inevitabilmente si incontreranno durante il proprio percorso, sapere di poter contare sull’appoggio e il sostegno di professionisti esperti.

FARIS – Family Relationship International School, forte di un’esperienza di più di 30 anni maturata nel campo dell’accoglienza, mette a disposizione la consulenza dei propri esperti per poter fornire ai neo genitori strumenti di lettura e di azione, per meglio comprendere i propri sentimenti e gli atteggiamenti dei propri figli.

Per le coppie invece che volessero conoscere di più, sul mondo dell’adozione internazionale, prima di decidere se intraprendere o meno questo percorso meraviglioso, seppure impegnativo, FARIS organizza il 2 settembre un webinar gratuito, intitolato: “Primi passi nel mondo dell’adozione internazionale”.

Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare il sito di FARIS – Family Relationship International School QUI.