BAMBINIxLAPACE. Scappare dalla guerra per cercare di dare un futuro ai figli

Olga, scappata dall’Ucraina, a Carpineni ha trovato accoglienza e, presto, una scuola in cui continuare a studiare. “Nessuno ha il diritto di toglierci la nostra infanzia” – dice.

Il continuo viavai di persone nei centri di accoglienza temporanea per i profughi della Moldova permette agli animatori delle ludoteche gestite da Ai.Bi. Amici dei Bambini di conoscere sempre più bambini e le loro storie.
Oggi abbiamo incontrato Olga, una bambina di 14 anni che è da poco arrivata a Carpineni insieme a sua sorella e la madre.

Scappare dalla guerra per cercare di dare un futuro ai figli

Hanno lasciato la regione di Nikolaev 3 giorni fa, perché: “È diventato insopportabile sentire le sirene tutti i giorni – racconta Olena, la madre di Olga. Dopo un po’ di tempo ci eravamo anche abituati. Suonano e suonano… noi andavamo avanti con la nostra vita, quella che era: con le nostre case ormai distrutte. Cercavamo di trovare le forze per rimanere vicino ai nostri genitori e ai nostri mariti, ma adesso, con gli ultimi sviluppi, abbiamo dato priorità alle nostre figlie e al loro futuro. Non era giusto che loro vedessero tutto questo. Dobbiamo cercare di dare a loro un futuro più sicuro”.
Olga vorrebbe iniziare a frequentare la scuola e lì, a Carpineni, c’è una scuola che ha aperto largamente le porte a tutti i bambini ucraini che arrivano nel villaggio, nonostante non parlino la lingua rumena. A partire dalla settimana prossima, dopo un breve periodo di integrazione e socializzazione nella ludoteca, Olga inizierà (o sarebbe meglio dire continuerà, visto che quando era nella sua città a scuola andava regolarmente) a frequentare la seconda media, insieme ad altre bambine ucraine con cui ha già fatto amicizia.

Andare a scuola per riappropriarsi di un pezzo della propria infanzia

Manca un mese alla fine dell’anno scolastico in Moldova e molti bambini, a Carpineni come in tutto il mondo, preferirebbero già smettere di fare compiti e godersi le vacanze. Olga, invece, è impaziente di tornare a scuola, perché, dice lei: “Ogni bambino ha il diritto di studiare e nessuno gli può togliere questo diritto”. Da grande Olga vorrebbe fare l’avvocato: “Lavvocato – specifica –di tutti questi bambini che, come me, hanno dovuto lasciare la scuola, gli amici, la casa per andare in un Paese sconosciuto. Non è giusto. Ci hanno rubato l’infanzia. Giù le mani dalla nostra infanzia!”.

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Chiunque può partecipare scegliendo una delle varie modalità di aiuto e vicinanza alle famiglie e i bambini ucraini. Perché, ora, il loro futuro dipende anche da te. EMERGENZA UCRAINA