Lasciti Solidali. Che cosa succede se un erede rifiuta di fare la dichiarazione di successione?

Scadenze, responsabilità e conseguenze fiscali per chi è chiamato all’eredità ma non adempie all’obbligo

La dichiarazione di successione è un adempimento obbligatorio, di natura prevalentemente fiscale, attraverso il quale viene comunicato all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto e vengono così determinate le imposte dovute, sulla base del quadro normativo in vigore.

Chi è obbligato a presentarla?

Sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione i chiamati all’eredità, salvo chi ha dichiarato di volervi rinunciare, i legatari e i loro rappresentanti, nonché gli immessi nel possesso dei beni ereditari, gli amministratori dell’eredità, i curatori dell’eredità giacente e gli esecutori testamentari.
Va effettuata entro 12 mesi dal decesso (art. 28 D.Lgs. 346/1990, Testo Unico dell’Imposta sulle Successioni e sulle Donazioni).

Se un erede si rifiuta: cosa succede?

Un’informazione fondamentale: la dichiarazione di successione non ha nulla a che vedere con l’accettazione dell’eredità; non la presuppone e non la implica, neppure in forma tacita, né equivale alla rinuncia. Dunque, anche chi non ha ancora deciso se accettare o meno è tenuto a presentarla, in qualità di semplice “chiamato all’eredità”.
Infatti, l’obbligo di presentazione ricade su tutti i chiamati all’eredità, senza distinzioni di grado o ordine.
Il rifiuto di uno dei coobbligati non vincola gli altri; ciascun erede è, infatti, titolare di un dovere autonomo, e, pertanto, può provvedere anche da solo alla presentazione dell’atto, indipendentemente da ciò che fanno, o non fanno, gli altri coeredi.
Non è neppure necessario il consenso degli altri coeredi alla presentazione: firma soltanto colui che presenta la dichiarazione, provvedendo alla sua redazione materiale e al deposito dell’atto presso l’Agenzia delle Entrate. Ma chi presenta la dichiarazione dovrà comunque indicare nominativamente, negli appositi quadri del modello, tutti gli altri chiamati all’eredità e le loro rispettive quote. Vero è, invece, che l’adempimento di uno “libera tutti”, nel senso che – se la dichiarazione da egli presentata è completa e corretta – l’obbligo fiscale si considera assolto per l’intera successione. Non serve, quindi, che anche gli altri presentino un’ulteriore dichiarazione, distinta e separata. Vale la prima, se – lo ribadiamo – è fedele ed esatta nel contenuto riguardante l’esposizione dei beni patrimoniali (mobili e immobili) ricevuti in eredità. La dichiarazione ha, infatti, efficacia estensiva verso tutti i soggetti obbligati.

Conseguenze della mancata presentazione

La mancata presentazione della dichiarazione di successione entro i termini di legge (cioè 12 mesi dall’apertura della successione, momento che, normalmente, coincide con la data di morte del de cuius) comporta una serie di conseguenze giuridiche e fiscali quali: sanzioni fiscali; interessi legali per il ritardo nel pagamento delle imposte; impossibilità di aggiornare gli intestatari catastali degli immobili ereditati (la voltura avviene in automatico solo dopo la presentazione della successione). Questo può bloccare la vendita o la donazione dei beni.
Inoltre l’Agenzia delle Entrate, al pari di altri eventuali creditori privati, (ad es. le banche) potrebbe esercitare, entro 5 anni dalla compravendita, l’azione revocatoria per recuperare i beni stessi.
L’Agenzia delle Entrate può avviare un accertamento d’ufficio in caso di omessa dichiarazione.
È importante sottolineare che tutti gli eredi sono responsabili in solido per le sanzioni e gli interessi derivanti dalla mancata dichiarazione. Anche chi non ha firmato l’atto è coinvolto se ha accettato l’eredità. Viceversa, sono esclusi i rinuncianti all’eredità, che hanno formalizzato la loro rinuncia con dichiarazione resa davanti al notaio o al cancelliere del tribunale.

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.