una coppia in attesa

Adozione nazionale o internazionale: quale sarà la scelta giusta?

Nel labirinto della burocrazia e del silenzio, la testimonianza di chi ha scelto di diventare genitore attraverso l’adozione internazionale. Dando un volto concreto anche all’attesa

Quando si parla di adozione, la mente, fortunatamente, visualizza volti di bambini felici che abbracciano i nuovi genitori. Un pensiero confortante, che rimane sempre l’obiettivo di tutti quelli che si mettono in cammino. Ma tra la partenza e l’abbraccio, come dice la canzone di Niccolò Fabi: “In mezzo c’è tutto il resto. E tutto il resto è giorno dopo giorno…”
Traducendo e cercando di semplificare il groviglio di emozioni di questo tempo sospeso: in mezzo c’è l’attesa. Un tempo che non ha misura, che non dà segnali. Un tempo che logora e mette alla prova. Un tempo che fa crescere dubbi e risuonare nella mente la stessa domanda: “Sarà la scelta giusta?“.
Lo raccontano le coppie stesse, incontrate da Ai.Bi. a migliaia in oltre 40 anni di Adozioni.

Un’attesa silenziosa

Spiega una donna, incontrata durante un corso informativo a Verona: “È un ‘mare magnum’ senza confini, dove nulla è dato sapere, ci si interroga continuamente: È davvero questa la strada per costruire una famiglia?
Accanto a me, mia sorella vive la sua gravidanza. Il suo tempo dell’attesa è pieno: visite mediche, ecografie, corsi preparto. Ogni giorno un passo in più verso il suo bambino. La sua pancia cresce e, con essa, cresce la consapevolezza di ciò che sta per arrivare. La mia attesa, invece, è silenziosa. Nessuno chiama, nessuno chiede come sto. Nessuna notizia, nessuna certezza. Solo solitudine e burocrazia.

Adozione nazionale o internazionale?

Nel percorso di adozione nazionale il vuoto è ancora più grande: non un corso, non un momento di confronto, non una voce che ti accompagni. L’adozione internazionale, almeno, offre un decreto, un segnale di partenza, una traccia da seguire. Lì ci si sente parte di qualcosa; qui si rimane sospesi, in un’attesa muta.
La paura più grande è che la nostra disponibilità non interessi a nessuno, che la mano tesa resti nel vuoto. È un deserto sconfinato, dove il nulla diventa ingombrante e, a volte, l’unico modo per sopravvivere è smettere di pensarci. Per noi, gli incontri del percorso TdA sono stati una boccata d’aria: uno spazio in cui ritrovare senso, dove ricordare perché ci siamo messi in cammino”.

Quando l’attesa assume un volto: l’Adozione Internazionale

È anche questo uno dei motivi che porta le coppia a rinunciare all’adozione nazionale. Racconta un’altra coppia incontrata da Ai.Bi. “È stato doloroso, ma necessario. Dal momento in cui il Perù ci ha riconosciuti idonei, tutto ha assunto un’altra luce. Sappiamo che là c’è un bambino che ci aspetta. Questa attesa, finalmente, ha un volto, una direzione, una speranza concreta.
Ora sì, possiamo dire che stiamo davvero aspettando nostro figlio.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chiunque, coppie e single, sia interessato ad avere maggiori informazioni sull’Adozione Internazionale o a intraprendere l’iter adottivo può partecipare ai tanti webinar e corsi organizzati da Ai.Bi. Amici dei Bambini. Per informazioni, contattate l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it, telefonando al numero 02988221 o utilizzando la nostra live chat, che si apre automaticamente una volta nella pagina dell’Adozione Internazionale. Verrai messo direttamente in comunicazione con un nostro operatore. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati