20 ottobre 2025: insieme per celebrare il Giubileo del Sostegno a Distanza.

Un incontro per riflettere sul valore e il futuro del Sostegno a Distanza, gesto di reciprocità che rigenera chi dona e chi riceve, costruendo dignità e futuro

Dopo essere stato rimandato dall’iniziale data del 3 ottobre, tutto è pronto per la celebrazione del Giubileo del Sostegno a Distanza “Relazioni che generano futuro”, in programma lunedì 20 ottobre. Un momento che vuole essere l’inizio di un cammino di riflessioni condivise sull’operato che ciascuno di noi può portare avanti per mettere in evidenza buone pratiche e limiti e, soprattutto, rafforzare le speranze di pace, giustizia e sviluppo che ci animano.

Il passaggio della Porta Santa

Locandina del Giubileo del Sostegno a Distanza 2025La giornata inizierà alle 11.00 di mattina con la presentazione dell’accordo CSVNET e Forum SAD: un impegno reciproco per la promozione del volontariato, della solidarietà internazionale, dei diritti umani, dello sviluppo, del fare rete.
A seguire, dalle 12.00 alle 14.15 si succederanno una serie di testimonianze e buone pratiche di sostegno a Distanza dall’Italia e dal mondo. Tra queste, anche l’intervento di Marzia Masiello, dell’ufficio di presidenza di Ai.Bi. Amici dei Bambini.
Quindi, alle 15.00 la celebrazione della Santa Messa e il passaggio alla Porta Santa della Basilica di San Paolo.

Sostegno a Distanza come strumento di Cooperazione

L’occasione del Giubileo è il momento propizio per riconoscere al Sostegno a Distanza tutto il suo valore di strumento di promozione di giustizia e di pace che dà i suoi frutti anche sul piano educativo ed economico. Esso è, infatti, un importante strumento di cooperazione internazionale per lo sviluppo.
Le Linee guida per la valutazione del suo impatto mostrano come le esperienze di sostegno generino infrastrutture sociali stabili: una catena di relazioni che connette enti italiani, referenti locali, sostenitori e beneficiari.
Queste infrastrutture riducono vulnerabilità, favoriscono inclusione, creano capitale sociale e riducono costi sociali per gli enti pubblici. Il SAD diventa così strumento di cooperazione pubblico-privata e un patto educativo tra famiglie, scuole, associazioni e istituzioni.
Il tutto senza dimenticare il valore anche spirituale del Sostegno a Distanza, capace di ridurre le distanze e instaurare una reciprocità di relazioni concreta e duratura che diventi motore di una trasformazione sociale.