Lasciti solidali. Successioni: che cosa cambia nel 2026?

Le nuove regole su imposte, donazioni e lasciti solidali spiegate in modo semplice

Questa settimana vogliamo informarvi sulle principali modifiche al regime successorio che entreranno in vigore nel prossimo anno.
Con il D.L. 134/2024 la materia è già stata semplificata e razionalizzata, ma dal 1° gennaio 2026 sono previste ulteriori novità.
Il 2025 rappresenterà infatti un anno di transizione verso il nuovo sistema.
Di seguito una sintesi dei cambiamenti più rilevanti.

Aliquote e franchigie

Le aliquote e le franchigie non cambieranno nella loro misura, ma nelle modalità di applicazione.
La riforma prevede che donazioni e successioni vengano valutate separatamente, con franchigie distinte per figli, coniuge, fratelli e sorelle.
In questo modo, per i parenti in linea retta si potrà arrivare a un’esenzione complessiva fino a 2 milioni di euro.

Autoliquidazione dell’imposta

Una delle novità più significative riguarda il calcolo dell’imposta, che non sarà più effettuato dall’Agenzia delle Entrate: gli eredi o beneficiari dovranno procedere in autonomia, come già avviene per altre imposte (ipotecarie, catastali, imposta di bollo, tasse ipotecarie).
Sarà necessario conservare la documentazione autodichiarativa per 2 anni, periodo durante il quale l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare controlli.
Questo nuovo approccio, pur aumentando la responsabilità diretta, favorirà la digitalizzazione e la tracciabilità delle operazioni.

Semplificazioni

La riforma introduce maggiori possibilità di pianificazione patrimoniale, permettendo di distribuire nel tempo donazioni e lasciti con più flessibilità.
Sono previste agevolazioni anche per i passaggi aziendali tra coniugi e verso i figli: sarà esente da imposte chi riceve l’azienda e mantiene l’attività per almeno 5 anni.
Le dichiarazioni di successione saranno più semplici:

  • il termine per la presentazione diventa di 12 mesi;
  • non sarà più necessario indicare gli estremi degli atti di vendita o delle cessioni avvenuti negli ultimi 6 mesi.

In sostanza, gli eredi non dovranno più comunicare all’Agenzia delle Entrate come hanno disposto dei beni ricevuti (vendita di immobili, cessione di somme di denaro, ecc.).
Anche chi vende un immobile proveniente da donazione avrà un iter più agevole.

Imposte

L’imposta è esplicitamente esclusa per le liberalità d’uso, come i regali di Natale o le donazioni per ricorrenze.
L’imposta su successioni e donazioni sarà invece estesa ai trasferimenti derivanti da trust, anche quando:

  • il bene è in Italia e il disponente all’estero, o
  • il bene è all’estero e il disponente in Italia.

Si potrà scegliere se pagare l’imposta al momento della costituzione del trust o al momento dell’attribuzione finale dei beni ai beneficiari.
Nelle divisioni ereditarie, per determinare la massa comune si terrà conto anche del valore dei beni donati in vita dal defunto agli eredi legittimi tenuti alla collazione. Tuttavia, tali beni non saranno soggetti all’imposta di registro in sede di divisione, con un’ulteriore agevolazione economica.
Una previsione analoga si applica ai trasferimenti di azienda o di quote sociali.

Una semplificazione significativa

In conclusione, le novità introdotte semplificano in modo significativo gli aspetti amministrativi e fiscali delle successioni e agevolano i trasferimenti a qualsiasi titolo, compresi i lasciti testamentari e le donazioni a favore di enti benefici.

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.