Brescia: la strage degli innocenti, cosa avremmo potuto fare per salvarli?

BRESCIA – Assistiamo impotenti una volta ancora alla morte di bambini che subiscono la violenza per mano dei loro genitori. Tragedia e assurdo si mescolano in un episodio di follia che ha visto per protagonista un padre, 40enne ex-agente pubblicitario, e i suoi due innocenti figli di 4 anni e di 14 mesi.

Come purtroppo hanno riferito le cronache nazionali i piccoli sono morti a seguito del raptus di follia del papà, Marco Turrini, sorto dopo un litigio avuto con la moglie. L’uomo, dopo aver tentato di mettere fine anche alla vita della donna, si è dato la morte.

Da un anno disoccupato, l’uomo era sostenuto economicamente dal fratello. Le indagini hanno ricostruito il teatro della tragedia: nelle prime ore del mattino il padre, afferrati l’uno dopo l’altro i figli, li ha lasciati cadere dal balcone del sesto piano dove risiedeva, sotto gli occhi esterrefatti della moglie, la quale, pure, aveva cercato di farlo tornare alla ragione.

Niente da fare: compiuto l’insano gesto, il padre ha tentato di fare lo stesso sulla madre dei suoi figli, che si è salvata per miracolo sottraendosi alla stretta del marito e scendendo di corsa le scale. La presenza di un vicino, richiamato dalle urla e affacciatosi al pianerottolo, ha poi contribuito a dissuadere l’uomo dal portare a termine le sue intenzioni e a lanciarsi disperatamente dalla tromba delle scale, trovando la morte sul pavimento dell’ingresso.

Alla radice di questo tremendo incidente vi sarebbe la forte crisi finanziaria e psicologica nella quale l’individuo versava da ormai un anno. La notizia dello sconquasso di questa famiglia nel solo arco di un minuto di follia, strappa una domanda: che cosa avremmo potuto fare per salvarli?