Bolivia: è bastato un sorriso

La lunga attesa è finita, ci sono voluti sei anni e un lungo viaggio per incontrare nostra figlia Cielo a La Paz, ma sono bastati un suo sorriso, un abbraccio e dalle sue labbra un timido “mi papà” per farci dimenticare tutto.

L’emozione quel ventisei luglio era tanta! Da poco eravamo arrivati nella città che ha dato i natali a nostra figlia, il tempo per riposarci un poco e, prelevati dal rappresentante locale di AiBi, di buon mattino eravamo in tribunale per la prima udienza di conoscenza. L’accoglienza è stata ottima, una giudice così accogliente e famigliare neppure in Italia la trovi, sembrava ci conoscesse da sempre. Lette le pratiche di consuetudine, ha dato disposizioni che incontrassimo nostra figlia in mattinata.

Ripreso il taxi in tutta velocità, siamo arrivati emozionatissimi davanti all’istituto che l’accoglieva ormai da molti anni. Si è presentata a noi con un vestito bianco pettinata di tutto punto. E’ uno scricciolo, parla poco, fa fatica a lasciarsi andare, ma siamo sicuri che il nostro amore incondizionato e  il tempo l’aiuteranno a crescere. Deve solo imparare a fidarsi di noi, del resto fino ad oggi per lei eravamo dei perfetti sconosciuti.

Noi non siamo nuovi all’esperienza adottiva, abbiamo già adottato in Bolivia otto anni fa Pablo. Pablo era piccolino aveva quindici mesi, ora è un ometto e che ometto!! Siamo consapevoli che sono adozioni diverse per età, sesso e vissuto, ma alla base di tutte e due c’è tanto Amore, elemento tanto importante per permettere a questi bambini di ritornare ad essere figli, di riprendere in mano la loro stessa vita in una nuova famiglia. Il sentirsi voluti, coccolati, amati, accolti, essere di qualcuno, sono elementi importanti per  permettere a loro di acquistare sicurezza in loro stessi. Noi genitori adottivi non nascondiamo la paura di non essere in grado di assumere l’importante responsabilità di crescere i nostri figli, ma di una cosa siamo certi: siamo felici!!! La loro felicità riflette ogni giorno nei loro occhi, nei loro gesti, riflette ogni volta che li vediamo sorridere, saltare, correre. Questa è la grande magia dell’adozione. 

J . Schiller dice: non è né la carne, né il sangue, ma il cuore che rende padri e figli.

Un grosso grazie a chi ha permesso a noi tutto ciò, non dimenticheremo mai la Bolivia.

Roberto, Cristina, Pablo e Cielo