Da grande voglio diventare un giudice per difendere i diritti dei minori

trib_João (nome fittizio per preservare la privacy) è  un ragazzo di 15 anni che ha vissuto i suoi primi 10 anni di vita nell’isituto Nossa Senhora de Fatima di Campo Formoso, prima di essere trasferito nella Casa Lar dello stesso municipio, su decisione del Giudice dei minori. Dopo 7 mesi nel nuovo istituto è stato possibile ritrovare sua madre.

La madre di João rimase incinta molto giovane e, a causa di una situazione familiare molto instabile, dovette lasciare il figlio appena nato in ospedale. Le venne detto che il bambino era stato consegnato ad una famiglia che lo avrebbe cresciuto come figlio, ma in realtà il piccolo era stato lasciato nell’antico istituto esistente nella cittá, dove ha vissuto praticamente tutta la sua infanzia, finchè Ai.Bi. e la rete di protezione dell’infanzia di Campo Formoso, sono riusciti a cambiare il destino di questo ragazzino bello e intelligente.

“Appena sono arrivato nella Casa Lar ho iniziato a seguire lezioni di arte, educazione, circo, capoeira, ho potuto fare gite e questo mi ha aiutato molto ad accorgermi che avevo un potenziale. Ho passato solo sette mesi nella Casa, poi hanno trovato mia madre, anche se ho ancora dei dubbi in relazione al passato che solo il tempo può aiutare a risolvere.”

E’ stato un mio grande sogno quello di conoscere la mia famiglia, ma avevo paura di cercarla, di darmi da fare, ma l’ho superata grazie all’insistenza di Ai.Bi.”

“Oggi credo di essere molto fortunato, vedo che si stanno realizzando molti sogni che avevo. So che gli ostacoli sono prove che servono per rendere piú forte l’essere umano e la differenza è che oggi inseguo ciò che voglio, prima avevo paura di pentirmi… Se non fossi passato per le difficoltà, non sarei la persona che sono oggi.”

Il mio grande sogno adesso è frequentare una facoltà di legge; se Dio mi darà la forza, diventerò giudice. Voglio proporzionare un’infanzia differente da quella che ho avuto, voglio che tutti i bambini abbiano delle opportunità e non vivano nell’abbandono perchè so quanto è importante la convivenza familiare. E ho anche un altro grande sogno che è conoscere l’Italia, e già mi sto preparando studiando per conto mio l’italiano”.

“Alcune volte ho pensato che nulla potesse andare bene, avevo pensieri negativi ed ero triste, arrivavo a domandarmi: perchè esisto? Oggi la mia più grande felicità è aver incontrato la mia famiglia e molti amici. A volte mi chiedo: perchè non sono stato reinserito prima?

Non bisogna mai perdere la fede in Dio, lasciarsi prendere dai sentimenti negativi. É inutile andare alla ricerca della perfezione, la vita è molto difficile, ma ha il suo lato positivo”.