“Ho 27 anni e sostengo un ragazzo di 13 in Ucraina: che emozione incontrarlo!”


carlo newsCarlo è un sostenitore come ce ne vorrebbero tanti.
Uno di quelli che non si limita a sostenere economicamente un ragazzo in Ucraina, ma gli invia regali dall’Italia, lo sente e lo va a trovare.

Carlo ha solo 27 anni, ma anziché spendere per comprare le velleità di tanti suoi coetanei, preferisce investire i soldi che guadagna come cuoco per aiutare un ragazzo meno fortunato.

Per la seconda volta è stato nell’istituto  in Ucraina dove vive M* (non pubblichiamo il nome per intero, per rispetto alla privacy). Il giovane ha dedicato un’intera settimana al suo amico e agli altri bambini del centro.

Carlo ha pudore nel raccontare cosa ha comprato per il tredicenne, alla fine cede e fa un lunghissimo elenco. Tra i tanti acquisti: un paio di occhiali, una giacca invernale, un orologio, dei jeans. E’ facile immaginare quanto la sua attenzione abbia fatto la felicità di M*.

Di seguito la mail che Carlo ha scritto al rientro dall’Ucraina.

Eccomi qua, dopo il viaggio

 …Puoi andare dove ti pare, vedere quello che vuoi, ma un posto si giudica dalle persone che trovi…

 …e nel caso dell’Ucraina, posso dire che sono persone stupende!

 Non è facile descrivere gli scambi di sorrisi, di parole, di ricordi avuti in una settimana a Volodarka; se non ci si fa avanti, per provarle sulla propria pelle non si possono immaginare!

 Anche quest’anno (il secondo), in compagnia di altri due sostenitori, Antonio e Silvana, abbiamo passato sette splendide giornate in istituto, nonostante i problemi con la lingua, il freddo e i faticosi viaggi di trasporto in macchina; la nostra voglia di metterci in gioco non è venuta meno.

 Tra giochi, momenti di compagnia, pranzi e cene condivise ci siamo sentiti come a casa. Accolti dalla allegria dei bambini ucraini e dalla calorosità del direttore, delle responsabili Ai.Bi. Mila e Masha, delle insegnanti Lessya e Alla e del personale dell’istituto.

 La settimana è volata via troppo presto. Ogni pomeriggio era diverso dall’altro. Siamo andati a far shopping al centro commerciale, poi a pescare coi ragazzi più grandi. Mentre con i piccoli abbiamo organizzato una caccia del tesoro. Non è mancato il tempo per fare i compiti al pomeriggio assieme ai ragazzi, ma anche il semplice stare con tutti loro(grandi e piccoli senza distinzione) ha regalato grandi emozioni.

 M*, il ragazzo tredicenne che sostengo, è stato allegro tutto il tempo, nonostante la sua timidezza. Ma forse sono le reazioni normali di un adolescente (dovreste sentire come è cambiata la sua voce a distanza di un anno!). Mi ha fatto capire che più di qualsiasi regalo ricevuto, ha gradito la compagnia di qualcuno a cui importava di lui.

 Che dire?…ho vissuto una settimana intensa e piena di emozioni e ricordi e già mi mancano tutti.

 Senza dilungarmi molto, volevo ringraziare ciascuno nella settimana, per la disponibilità e il tempo passato assieme, nella speranza di condividere questo cammino anche l’anno prossimo 🙂

 Carlo