«Il massimo dei voti, nonostante la sindrome di Down. Ora sogno di fare il cameriere in pizzeria»

aula 200Cento su cento. Tra i bravissimi dell’Istituto tecnico ‘Giovanni Valle’ di Padova c’è anche il diciannovenne Enrico Battisti.  La storia è stata raccontata da Elvira Serra sul Corriere della Sera.  Enrico è un ragazzo dai mille talenti, che è riuscito a mettere a frutto grazie al continuo stimolo dei genitori, Alberto e Caterina.

Ama le lingue straniere, inglese e francese su tutte. Guarda a Alex del Piero come a un suo idolo, ma poi pratica i suoi sport preferiti. Cintura nera di judo, fin da quando era bambino scia sulle Dolomiti e d’estate non si fa mancare grandi nuotate in mare e in piscina. Il suo cantante preferito è Enrico Ruggeri, ama la musica e suona il piano. Ha una fidanzata, Arianna, che conosce dai tempi dell’asilo.  E infine come tutti i suoi coetanei è appassionato di tutto ciò che tecnologico, ma per il momento dopo la maturità spera di trovare un lavoro come cameriere in una pizzeria.  Come il suo amico Davide.

Purtroppo l’università per lui è un’ipotesi difficilmente percorribile, perché non esistono programmi di sostegno per studenti portatori di handicap. Enrico ha la sindrome di Down e mentre il papà ricorda che il suo cento è calibrato su «un piano educativo individualizzato», sua madre aggiunge: « Purtroppo all’Università non esistono forme di sostegno. Il sistema della scuola superiore ti assiste bene, poi però diventa tutto più difficile».

Pur con il rammarico di non poter vedere il figlio laureato, ai genitori di Enrico non dispiace che il figlio inizi subito a lavorare. Ma per Enrico e per tanti ragazzi come lui sarebbe fondamentale creare contesti protetti  di lavoro. La signora Caterina resta con i piedi per terra: «L’inserimento di un disabile è abbastanza faticoso per un’azienda, anche in Veneto. Gli stessi servizi di integrazione lavorativa preferiscono persone con capacità differenti dalle sue».

Per fortuna Enrico con la freschezza dei suoi anni per ora si gode solo la meritata vacanza dopo il bel risultato scolastico.