Zaba. “Con Ai.Bi. mi sento un uomo e padre completo, per questo mi batto contro l’abbandono dei bambini”

savino“Ai.Bi. era scritto nel mio destino: di uomo, presentatore e padre.  Sapevo nel mio inconscio che prima o poi avrei fatto qualcosa anch’io per aiutare i bambini. E l’occasione mi è stata data proprio da Amici dei Bambini”.

A parlare è Savino Zaba, conduttore televisivo, conduttore radiofonico, attore italiano e soprattutto ambasciatore Ai.Bi.

“ Tante volte  presentando Uno Mattina (il programma di Raiuno ndr) mi è capitato di trattare argomenti delicati come l’abbandono dei bambini e raccontare storie al limite dell’umanità. E ogni volta mi chiedevo come e perché ciò capitasse, lasciandomi un gusto amaro”.

Un senso di impotenza che si è andato accentuando quanto Savino è diventato padre. “Inevitabile il pensiero a quei bambini – continua – da soli, al mondo, senza un papà e una mamma in grado di amarli e di prendersi cura di loro”

Poi l’incontro con Ai.Bi. e “lì tutto mi è stato più chiaro – racconta -. Anch’io avrei potuto fare, nel mio piccolo, qualcosa per quei 168 milioni di bambini abbandonati nel mondo. Anch’io avrei potuto difenderli e cercare loro una famiglia. Tutto questo grazie ad Amici dei Bambini e alle pregevoli iniziative che quotidianamente mette in campo con forza, passione e convinzione”.

Una vera e propria missione che Zaba sposa pienamente, con uguale determinazione.

“Non bisogna stare chiusi nel proprio orticello – precisa Zaba – bisogna avere il coraggio di guardare fuori dalla finestra e affrontare le sfide che la vita ci pone davanti: soprattutto quando a chiedercelo sono dei bambini indifesi che non hanno alcuna colpa per soffrire già tanto”.

Zaba condivide i punti fermi delle battaglie di Ai.Bi. : “bisogna snellire le burocrazia degli iter adottivi, abbattere i costi eccessivamente alti e promuovere quanto più possibile la cultura dell’accoglienza. Una rivoluzione culturale necessaria che avrà motivo di esistere finché ci sarà anche un solo bambino che vive per strada” .