A Philadelphia è ‘Effetto Francesco’: in 20 mila gli iscritti alla cerimonia di apertura. Forum delle Associazioni Familiari d’Italia assente ingiustificato

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Dopo l’invito ai cubani e il suo “grazie” per i giorni nell’isola, il Papa ieri è arrivato a Washington dove è stato accolto dal Presidente Barack Obama, dalla moglie Michelle e dalle due figlie. A loro Francesco,  durante la cerimonia di benvenuto alla Casa Bianca, ha detto “Quale figlio di una famiglia di emigranti, sono lieto di essere ospite in questa Nazione, che in gran parte fu edificata da famiglie simili”.

Grazie per il grande dono della speranza – ha risposto Obama – un grazie non solo per il ruolo, ma per le qualità uniche come persona. Nella umiltà, semplicità, nella dolcezza delle parole e la generosità dello spirito vediamo in Lei un esempio vivente degli insegnamenti di Gesù“.

Lei ci ricorda come il più potente messaggio di Dio è la misericordia – ha precisato Obama -. E questo significa accogliere lo straniero con empatia e col cuore realmente aperto, che si tratti di rifugiati che fuggono da terre lacerate dalla guerra o immigrati che lasciano la loro casa in cerca di una vita migliore“.

Intanto fervono i preparativi a Philadelphia dove il Papa arriverà sabato 26 settembre. E già si vedono i risultati di quello che è stato ribattezzato “effetto Francesco”.

Saranno, infatti, quasi in 20mila al Convention center di Philadelphia per la cerimonia di apertura dell’VIII Incontro mondiale delle famiglie ‘World Meeting of the Families’. Domenica sera gli organizzatori avevano deciso di chiudere le iscrizioni a quota 18.968 ma le previsioni sono state ampiamente superate.

Per il congresso teologico-pastorale, la tradizionale settimana di riflessione che fa da preludio all’intervento del Papa, gli organizzatori avevano previsto circa 10mila partecipanti. Una valutazione considerata comunque ottimistica, visto che a Milano 2012 i partecipanti al congresso erano stati circa settemila.

Invece il ‘fattore-Francesco’ ha fatto il miracolo del raddoppio.  Numeri da capogiro dunque: in migliaia accorrono per parlare e confrontarsi su temi delicati, quali l’amore e la famiglia. Non a caso “L’amore è la nostra missione. La famiglia pienamente viva” è il tema dell’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie di Filadelfia.

Le famiglie sono, dunque, al centro dell’attenzione della Chiesa e della società civile tanto che Sua Eccellenza monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, mette in chiaro subito che tutto sarà puntato su questo obiettivo: “Presenteremo a Filadelfia alcune ricerche scientifiche, fatte in questi anni, sia in Europa sia negli Stati Uniti, sia in America del Sud, dove – dati alla mano e al di là delle definizioni – si mostra che queste famiglie sono la risorsa più importante della società, anche se non se ne parla, anche se a volte vengono un po’ ‘bastonate’, anche se a volte vengono dimenticate”.

Stupisce, dunque, e non poco che per la prima volta da quando vengono organizzati gli incontri mondiali non sia presente una delegazione del forum. Un’assenza che non può che “brillare”, suscitando stupore per “assenza ingiustificata”.