Aborto. Negli Stati Uniti crolla il “mercato” dell’uccisione dei feti. Grazie a una legge

Introdotto un vincolo per impedire cospicui finanziamenti pubblici alle organizzazioni abortiste

famiglia, la scelta per la vita che premiaSta funzionando, negli Stati Uniti, la scelta dell’Amministrazione guidata dal presidente Donald Trump di impedire per legge ai fornitori di aborto di ricevere fondi pubblici, “a meno che non separino completamente le loro imprese abortiste dai loro servizi finanziati dai contribuenti”. Una scelta che è già costata la bellezza di 60 milioni di euro all’organizzazione abortista Planned Parenthood.

Grazie al provvedimento, chiamato “Titolo X”, sono state favorite anche alcune realtà “pro-life”. Come, per esempio, l’Obria Group, che riceverà 1,7 milioni di dollari all’anno per offrire consulenze, ecografie, test, supporto per le adozioni, assistenza psicologica post aborto ed altre cure per la salute della donna.

Diverse strutture indipendenti per l’aborto sono invece state escluse dai fondi, appunto a meno che non separino il loro lavoro di aborto dai loro servizi sanitari reali. Non è chiaro esattamente quanto queste strutture per l’aborto ricevessero ogni anno dai contribuenti, ma il Boulder Valley Women’s Health Center, un’azienda indipendente per l’aborto in Colorado, ha dichiarato che perderà 500mila dollari all’anno per l’aborto a seguito del “Titolo X”.

“Negli Stati Uniti – riporta Notizieprovita.it – si stanno accorgendo che quest’ultimo è il vero modo di tutelare la dignità della donna ed il bene stesso della società, tanto che ovunque si registra un calo di aborti”.

E così, per fare un esempio, nella Carolina del Sud si registra il minimo storico nel numero di aborti. Il Dipartimento di Stato per la Salute e il Controllo Ambientale ha infatti recentemente segnalato il raggiungimento di questo traguardo nell’anno 2018.