aspiranti tutori volontari convocati da Garante Infanzia

Vorremmo accogliere un minore straniero non accompagnato, ma il nostro comune non vuole. Cosa possiamo fare ?

aspiranti tutori volontari convocati da Garante Infanzia

Buongiorno,

sono Daria e con mio marito è da tempo che abbiamo il desiderio di poter avere in affido bambini bisognosi di cure e di amore. Siamo sposati dal 2012, abbiamo oggi, 46 anni io e 45 mio marito. Abbiamo letto che c’era in approvazione la legge dell’onorevole Zampa, sull’affido familiare di minori stranieri. Approvata la legge ci siamo rivolti agli assistenti sociali del nostro Comune per manifestare la nostra disponibilità che ci hanno fatto ben intendere che non avevano risorse e con un “ci faremo sentire noi” hanno chiuso la possibilità per noi di essere aiutati in questo percorso.

Ci siamo sentiti soli, ma non ci siamo arresi e così abbiamo deciso di rivolgerci a voi, nella speranza di avere una risposta certa, con un percorso ben definito da seguire.

Spero vivamente nel vostro aiuto.

Daria

Gentile Daria,

innanzitutto grazie per averci contattato.

La vostra disponibilità e la vostra richiesta vi fanno sicuramente onore. Sono ancora tanti i minori che approdano sulle nostre coste e che necessitano di un’accoglienza dignitosa: quella famigliare.

Purtroppo, quello che avete vissuto, è simile a percorsi che altre coppie hanno sperimentato. Viene data disponibilità all’accoglienza famigliare (affido) ma i servizi sociali, per vari motivi, non procedono con quei percorsi che la stessa legge sulla tutela dei minori stabilisce. Mancanza di fiducia verso la risorsa famiglia, mancanza di tempo e di risorse umane, mancanza di fondi economici … sono tra i motivi più rappresentativi di questo stato delle cose.

Detto ciò, mi duole dire che siamo operativi in Lombardia, dove con alcuni comuni abbiamo dei protocolli operativi; in sostanza, i Comuni ci chiamano quando necessitano di una famiglia affidataria, ci relazionano sui bisogni del minore e, qualora avessimo una famiglia “corrispondente” alle sue necessità, la proponiamo ai servizi sociali per un abbinamento. Le nostre famiglie affidatarie, diventano tali dopo un percorso formativo che ne attesta le potenzialità. Purtroppo, nel vostro territorio, non siamo presenti e il percorso che avete fatto è quello corretto.

Mi permetto però di segnalare un’altra opportunità che è quella di valutare l’ipotesi di candidarsi come “tutore volontario”. E’ un ruolo sicuramente diverso da quello di famiglia affidataria ma potrebbe aiutare ad avvicinarvi a questo mondo molto particolareggiato. Innanzitutto sono minori con più di 15 anni (i bambini piccoli non fanno un viaggio da soli … e quei pochi che ci sono hanno perso i genitori lungo il tragitto, soprattutto).

Di seguito ecco il link http://www.garanteinfanzia.regione.lazio.it/garante_infanzia/argomento/tutor/206/228/0/243

Per qualsiasi chiarimento non esitate a contattarci come sapete siamo da sempre impegnati a promuovere e garantire percorsi di accoglienza familiare per i bambini e gli adolescenti che fuggono da guerra e miseria. Da anni portiamo avanti grazie al sostegno di chi come voi vuole garantire i diritti di questi bambini il progetto Bambini in alto Mare.

Moretti Diego, Responsabile progetto Bambini in Alto Mare